LAVORO: Si perderanno 310 dipendenti

Saldo positivo nella totalità dei posti di lavoro con 1350 entrate e 1.010 uscite, ma per quanto concerne contratti di dipendenza diretta ci sarà un sensibile calo

LAVORO: Si perderanno 310 dipendenti
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Saldo positivo nella totalità dei posti di lavoro con 1350 entrate e 1.010 uscite, ma per quanto concerne contratti di dipendenza diretta ci sarà un sensibile calo

Modesto incremento di posti di lavoro nella nostra Provincia. Lo dicono i dati della nuova indagine Excelsior sulle previsioni occupazionali curata dalla Camera di Commercio di Biella e Vercelli. Infatti nel primo trimestre 2017 si meri più bassi per la provincia di Vercelli dove si prevedono 1.350 lavoratori complessivi in ingresso nel mercato del lavoro (inclusi i lavoratori interinali, i collaboratori coordinati e continuativi e gli altri lavoratori non alle dipendenze), di cui 520 nell'Industria e 830 nei Servizi. Ma le uscite complessive previste ammontano invece a 1.010 unità, 400 nell'industria e 610 nei Servizi, per cui il saldo positivo complessivo è di 340 unità, mentre il divario si fa negativo per le assunzioni dirette alle dipendenze con 570 nuove assunzioni previste a fronte però di  880 uscite. Le restanti entrate previste di lavoratori si dividono tra 300 interinali (70 le uscite), 360 collaboratori coordinati e continuativi (40 le uscite) e 120 collaboratori a partiva IVA e occasionali (30 le uscite).

La difficoltà di reperimento della figura professionale adeguata per Vercelli riguarderà 21 assunzioni su 100, dato allineato con quello nazionale (20 su 100).

In merito al livello di istruzione solo nel 11,2% dei casi viene richiesta la laurea (dato inferiore rispetto a quello nazionale attestato al 17%), nel 43,8% il diploma (41% la media nazionale), nel 16,9% la qualifica professionale (dato in linea con quello medio nazionale attestato al 16%) mentre il 28,1% delle nuove assunzioni non prevede una formazione specifica (dato che a livello nazionale è al 26%).

Analizzando le assunzioni per tipo di profilo si evidenzia come il 32% riguarderanno professioni commerciali e dei servizi, il 22% profili di operaio specializzato e conduttore impianti, una quota del 17% (inferiore al dato nazionale attestato al 22%) sarà destinata a dirigenti, specialisti, tecnici (ossia i profili “high skill”), il 17% a profili generici, il 12% a figure impiegatizie.

 

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