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Casa, Fiaip Piemonte: caro mutui rallenta il mercato

Il vercellese registra il 10% in più di scambi (9% capoluogo, 10,4% provincia)

Casa, Fiaip Piemonte: caro mutui rallenta il mercato
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Nell'immagine Marco Pusceddu presidente Fiaip Piemonte

Il mercato immobiliare in Piemonte si stabilizza, nel secondo semestre del 2022 la crescita che ha caratterizzato la prima parte dell’anno rallenta. L’elaborazione svolta da Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) sui dati provvisori trasmessi dall’Agenzia delle entrate, mette in evidenza come lo slancio registrato a inizio 2022 si riduca con il passare dei trimestri: dal +10% dei primi tre mesi, il compravenduto è sceso al 4,5% nel secondo trimestre, per toccare un incremento più modesto dell’1,3% nel terzo trimestre, con una stima in negativo sul quarto trimestre. “Nel secondo semestre del 2022, la dinamica espansiva del comparto residenziale in Piemonte è proseguita, anche se con un tasso di crescita minore rispetto allo scorso anno e ai primi sei mesi dell’anno”, commenta il presidente Marco Pusceddu di Fiaip Piemonte.
In nove mesi si sono concluse 50.470 transazioni immobiliari in Piemonte, circa il 5% in più rispetto ai primi nove mesi del 2021. La previsione sull’anno si attesta intorno al +4,5% di scambi, con prezzi in rialzo. La stima è di un aumento medio dei valori intorno al 2% sui 12 mesi.

Dettaglio province

Nel corso del 2022 l’espansione del mercato è in graduale contrazione in tutte le province piemontesi: il vercellese registra il 10% in più di scambi (9% capoluogo, 10,4% provincia).Il verbano è la provincia che ha mantenuto le percentuali di crescita dei volumi più alte. In 9 mesi segna il +12,4% di compravendite, con il 28,5% a Verbania e il 9% nel fuori porta. Segue la provincia di Asti con l’11% in più di compravendite (17% città e 8% provincia). Percentuali sostenute soprattutto dal primo trimestre dell’anno in cui entrambe le aree hanno superato il +30% di scambi.  Torino è la città invece che ha mantenuto un andamento più costante e omogeneo nel corso dell’anno, dall’8,7% del primo trimestre, al 6,8% del secondo e il 7,7% del terzo. Solo il fuori porta ha registrato una contrazione che dall’11% di inizio anno è sceso del -0,6%. In totale la città metropolitana registra 27.500 compravendite in nove mesi, quasi il 5% in più di compravendite, con il +7,7% di Torino città (11.800 scambi) e il 3% della provincia (15.700 transazioni). Tengono il biellese con il 5% di scambi in più in nove mesi (6,7% capoluogo, 4%, provincia) e la provincia di Alessandria con il 4,5% (16% capoluogo, 1,5% provincia). Poi c’è Cuneo con il 3,6% di passaggi di proprietà in più in nove mesi (6% capoluogo, 3% provincia). Chiude il novarese con l’1% di scambi in più in nove mesi (0,7% Novara città, 1,3% provincia) rispetto ai primi nove mesi del 2021. Il terzo trimestre nel novarese registra un calo sia nel capoluogo sia nella provincia che abbatte i valori di crescita del primo trimestre.

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