CINGHIALI - La Lac: "Le mega battute li faranno aumentare"
Presa di posizione della Lega anti caccia. La prossima campagna di abbattimento sarà domenica 29.
Presa di posizione della Lega anti caccia. La prossima campagna di abbattimento sarà domenica 29.
Nuova presa di posizione sulle battute di caccia al cinghiale organizzare nell'area di Borgo d'Ale ora è la Lega per l'Abolizione dalla Caccia a scendere in campo. Una nuova campagna di abbattimenti è prevosta per domenica 29 gennaio e secondo quanto comunicato dalla Lac gli organizzatori hanno chiesto al comune di Borgo d’Ale di disporre la chiusura, dalle 9 alle 13, del traffico veicolare e pedonale in tutte le strade comunali e vicinali nella zona collinare. «E’ bene far capire alla gente - dice Teodolinda Filippini, responsabile Lac sezione di Vercelli - che questo tipo di abbattimento anziché ridurre la popolazione dei cinghiali ne aumenta il numero. Basti pensare che 30 anni fa il cinghiale in Italia non era in sovrannumero e gli esemplari oggi presenti nel nostro territorio non sono autoctoni, ma per lo più ibridi di dimensioni maggiori rispetto al cinghiale di una volta e molto più prolifici».
Secondo l'associazione la responsabilità di tutto questo è da imputarsi ad immissioni autorizzate e clandestine a scopo venatorio. «Nel 2015 la Lac - spiegano gli anti caccia - ha organizzato un convegno ad Asti, dove si è discusso ampiamente sulle soluzioni per contenere la popolazione dei cinghiali. Nel corso del convegno Carlo Consiglio, professore di zoologia alla Sapienza di Roma, ha precisato che “l’aumento dei cinghiali è stato favorito dal rilascio a scopo venatorio[…]e la caccia dei cinghiali, lungi dal ridurre la grandezza della popolazione ed i danni arrecati, causa invece la rottura del meccanismo di sincronizzazione dell’estro e quindi l’anticipo della maturità sessuale, la comparsa di un secondo periodo riproduttivo”. In altre parole l’aumento della popolazione».
«Il tipo di caccia scelto, la braccata con cani a seguito, - afferma Filippini - crea una destrutturazione delle popolazioni, caratterizzate da elevate percentuali di esemplari giovani che causano maggiori danni alle colture. Per difendersi poi, il cinghiale scappa allontanandosi fino a 20 km allargando così il proprio campo d’azione spostandosi magari da zone boschive a zone coltivate>>. Che soluzioni adottare quindi? <