Borse europee: sarà un 2023 di recessione?

Borse europee: sarà un 2023 di recessione?
Pubblicato:
Aggiornato:

Il 2023 comincia con un’eredità pesante: l’anno che si è appena concluso lascia uno scenario incredibilmente complesso, con i mercati sotto pressione a causa del rischio di recessione che sembra diventare sempre più concreto. L’inflazione e le mosse messe in atto dalle banche centrali sono gli osservati speciali in questa delicatissima fase: tutte le principali borse europee, ma il discorso vale (anche se in misura diversa) anche per New York, partono da un bilancio negativo.

Il rialzo dei tassi è l’arma più importante che hanno le banche centrali per cercare di arginare la corsa dell’inflazione. Sia la Fed che la Bce, seppur con tempistiche differenti, hanno adottato una politica monetaria restrittiva. Purtroppo l’aumento dei tassi di interesse ostacola la crescita delle economie, che è già tremendamente lenta di suo. Analizziamo la situazione attuale per capire cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi dalle borse europee e non solo.

Lo scenario attuale sui mercati finanziari

Non è affatto una situazione semplice quella che si presenta oggi sulle borse europee e sui mercati finanziari in generale. Nel corso del 2022 la maggior parte degli asset, a parte qualche importante eccezione (come le materie prime energetiche, per esempio) hanno registrato dei cali importanti. Nel 2023 le cose potrebbero migliorare, ma bisogna avere pazienza ed essere cauti, perché durante la prima fase dell’anno le difficoltà saranno evidenti.

Una volta raggiunto il picco, l’economia potrà riprendere il suo cammino di crescita, uscendo dalla fase di recessione, ma in Europa questo potrà avvenire solo verso la metà dell’anno. Non è certo lo scenario ideale per gli investitori, soprattutto per chi è alle prime armi, ma oggi è possibile contare su una serie di strumenti che possono dare loro una grossa mano, tra segnali di trading gratis, libri, indicatori di vario genere e così via.

Ripresa economica o recessione?

Negli Stati Uniti il tasso di inflazione ha iniziato a scendere già da qualche mese. È ancora troppo alto e la sua discesa non sempre sta seguendo il ritmo previsto, però il quadro generale risulta essere decisamente migliore rispetto a quello del Vecchio Continente. Si prevede una crescita dello 0,4% per il Pil statunitense nel 2023, con l’inflazione che tra dodici mesi dovrebbe essere tornata intorno al 3%, che è un dato molto vicino al tasso ideale del 2%.

In Europa, invece, si prevede una crescita del Pil dello 0% ma con grossi dubbi. Nei primi mesi di questo 2023 l’inflazione dovrebbe arrivare ai suoi livelli massimi, per poi iniziare scendere in modo concreto nella seconda metà dell’anno. La Bce probabilmente continuerà il suo piano di rialzo dei tassi di interesse per lo meno fino a metà anno, mentre la Fed sembra essere destinata ad interrompere l’ondata di rialzi entro marzo, quando verrà raggiunto il 5%.

Le sfide del 2023 per le borse europee

Ma l’inflazione e le politiche della banca centrale non sono di certo le uniche sfide che le borse europee dovranno affrontare. L’emergenza più immediata è rappresentata dalla crescente necessità di credito da parte delle imprese (e non solo) per far fronte alla sempre più urgente transizione digitale, green ed energetica. Il tutto, tra l’altro, dovrà essere affrontato tenendo conto dello shock energetico e delle difficoltà di fornitura causata dalla particolare condizione attuale della Cina.

Per quanto riguarda il mercato azionario, sarà possibile vedere un rialzo dell’indice Eurostoxx 600 solo se ci saranno dei miglioramenti nella bilancia dei pagamenti fin dalla prima metà del 2023. è un’ipotesi complicata, ma gli analisti sono ottimisti sotto questo punto di vista. Negli Stati Uniti, invece, l’indice S&P sta già scontando il rischio di una piccola recessione, quindi è facile prevedere una forte fase espansiva nei prossimi mesi. Dando uno sguardo ai Paesi emergenti, l’attenzione deve andare su quelli ricchi di materie prime e che verranno favoriti dal processo di reshoring.

Seguici sui nostri canali