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Santhià: si dimette l'assessore Aureliana De Sanctis

A meno di 60 giorni dal voto un clamoroso caso: "La mia figura non è stata rispettata"

Santhià: si dimette l'assessore Aureliana De Sanctis
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L'assessore santhiatese Aureliana De Sanctis.

A meno di 60 giorni dall'atteso voto amministrativo la Giunta Cappuccio perde una esponente di spicco: Aureliana De Sanctis. assessore allo Sviluppo Economico e Programmazione Finanziaria con deleghe al Bilancio, Commercio, Industria, Agricoltura e rapporti con l'Europa.

Molto articolate le motivazioni, contenute in una lettera inviata al Sindaco. In sostanza lamenta una scarsa attenzione nei 5 anni di attività alle proposte da lei avanzate, con una causa scatenante: non averla informata di un atto importante, riguardante le sue deleghe adottato in questi giorni.

La decisione è arrivata "Dopo 5 anni di lavoro - scrive ai giornali De Sanctis - dopo aver dovuto superare numerosi ostacoli e combattere un ostruzionismo nascosto per poter svolgere al meglio il proprio mandato", L'amministratrice informa quindi di aver rassegnato le dimissioni da assessore. ma non dal Consiglio Comunale dove resterà in carica fino a naturale decadenza.

Il bilancio di Sviluppo Santhià

La causa scatenante è stata che l'amministrazione ha inviato venerdì scorso, nell'ultimo giorno utile, il bilancio della sua partecipata al 100% Sviluppo Santhià, tagliando fuori l'assessore per quanto di propria competenza.

Infatti precisa, nella  sua lettera di dimissioni: "L'apprendere in una giornata assolata di agosto, di venerdì pomeriggio, ultimo giorno utile per inviare il bilancio delle Società Partecipate allo Studio esterno per l'elaborazione del Bilancio Consolidato del Comune di Santhià, che la Società Sviluppo srl, partecipata al l 00% dal Comune di Santhià, Socio Unico rappresentato dal Sindaco della Città, proietta una perdita di circa 2,5 milioni di euro per il bilancio chiuso il 31-12-2020 senza neanche una riga di spiegazione allegata a quanto inviato dal Liquidatore al Servizio Amministrativo, la trovo una cosa sconcertante. Vado a spiegare brevemente le motivazioni. Posto che non entro nel merito delle decisioni prese in seno alla Società Partecipata, perché non mi compete per la funzione ricoperta, ne contesto le modalità in considerazione del fatto che il bilancio della medesima è  datato 28-5-2021; quindi ci sarebbe stato tutto il tempo necessario per "informare" non solo me ma tutti coloro che devono essere al corrente di una decisione quale quella presa dalla Società Partecipata, fornendo dati e informazioni in merito alla decisione stessa".

I risvolti della questione sono molto complessi e potrebbero avere un effetto sulla campagna elettorale, sono riportati nella lettera a Cappuccio, nella quale si rileva da una parte la massima collaborazione degli uffici, i cui operatori vengono anche ringraziati e dall'altra un vero e proprio boicottaggio nei confronti delle soluzioni e dei progetti suggeriti da parte della Giunta.

"Non è stata rispettata la mia figura"

L'ormai ex assessore più avanti nella sua lettera spiega: “lo ho lavorato molto con le persone e al loro fianco, le ho ascoltato con attenzione e ho risolto ciò che potevo nei limiti che mi erano imposti. Signor Sindaco, io ho sempre rispettato la Sua figura e la rispetterò anche in seguito, non dimentichi le mie parole. Lei però non ha rispettato, una volta di troppo, la mia figura, non permettendomi di verificare gli impatti di tale decisione sul Bilancio della Controllante, non consentendomi il confronto con i Professionisti che collaborano da anni con noi in modo da prendere le decisioni più adeguate, impedendomi così di avere atteggiamenti contabili che vengono definiti "prudenziali" in tali occasioni, anche tenendo in considerazioni che i terreni della Partecipata in questo preciso momento risultano pignorati interamente dalla Società Lyss e che la prossima udienza si terrà a ottobre 2021. Quindi dopo 5 anni di lavoro, dove io ho praticamente seguito tutte le direttive strategiche da Lei impartite, vedo venir meno il rapporto fiduciario che consente ad un Assessore di rappresentare con serenità gli interessi del Comune e del proprio Sindaco".

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