Salvini a Vercelli: osanna e selfie per il capitano
Tanto calore per il vicepremier che ha corrisposto ringraziando le persone presenti.

Salvini a Vercelli: osanna e selfie per il capitano. Tanto calore per il vicepremier che ha corrisposto ringraziando le persone presenti.
Salvini a Vercelli: osanna e selfie per il capitano
"Un voto per cambiare Vercelli, per cambiare il Piemone e l'Europa, tre in un colpo solo". Così Matteo Salvini ha subito scaldato i cuori dei militanti leghisti approvato in via Vittorio Veneto con un ritardo sulla tabella di marcia. Nel suo comizio il leader leghista ha ripercorso e rivendicato i provvedimenti assunti col governo: quota 100, tolleranza zero con gli immigrati irregolari "In Italia si entra solo con un permesso", leggi sicurezza, legittima difesa in primo piano, no allo spaccio della droga. Ha chiesto il voto per diverse ragioni ma anche per mandare un messaggio agli pentastellati "che ogni giorno ci insultano". Il voto di domenica 26 maggio, dunque, per Salvini e i suoi non deve solo essere di Lavoro, Libertà e Speranza "per i popoli d'Europa, che per la prima volta hanno una chance di vincere", ma anche per un futuro di grandi opere: terzo valico, pedemontana, Tav ecc. Ovazioni, cori e sventolio di bandiere hanno accolto i vari passaggi. Al termine ha incontrato i militanti per i classici selfie.
Salvaguardia del riso in Europa
Sul fronte vercellese ha ribadito al difesa del riso come di tutta l'agricoltura italiana e l'impegno per una città pulita, con i cantieri che vengono portati a termine.
Prima di Salvini è intervenuto Andrea Corsaro che ha galvanizzato la piazza con le parole d'ordine della sua campagna tesa "a far ripartire la città", passerella anche per i militanti della Lega che in questi giorni si sono dati un gran da fare, con i candidati e anche big come Paolo Tiramani e Riccardo Molinari che ha anticipato le linee guida di Salvini con in più un messaggio per la sinistra piemontese "Domenica vi mandiamo a casa".
I fischi degli avversari politici sono rimasti in sottofondo più volte Salvini li ha più o meno bonariamente bacchettati.
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