Ambiente

Rischio tetti in amianto a Trino, la minoranza: "Il Sindaco agisca"

Dopo le segnalazioni di alcuni casi tramite i social

Rischio tetti in amianto a Trino, la minoranza: "Il Sindaco agisca"
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La presenza di tanti tetti in Eternit riguarda molte località della provincia, in primis Vercelli, ma anche a Trino, soprattutto dopo le tante trombe d'aria, il tema è molto sentito.

Infatti sui social ci sono state diverse segnalazioni di tetti in Eternit e amianto lesionati a vari gradi e molti trinesi hanno espresso preoccupazione. A farsi interprete di questo disagio è il gruppo "Impegno per Trino e Robella" con una nota inviata ai giornali e che riportiamo.

Coperture compromesse

"Gli eventi atmosferici straordinari degli ultimi anni hanno compromesso ancor di più lo stato di manutenzione delle coperture di amianto degli edifici della nostra città, soprattutto quelle di alcuni fabbricati nel centro storico, come segnalato anche sui social da alcuni cittadini.

L’appello arriva a tirare in ballo anche quelle realtà che in questi mesi tanto hanno lavorato ed ottenuto, forse con la speranza che analoghi movimenti "dal basso" possano essere efficaci anche su questo tema come lo sono stati per il tema "deposito scorie". Va detto che Legambiente lavora da anni sul tema amianto; il Comitato TriNO non si occupa di amianto.

Un appello che non deve passare inosservato

Detto tutto cio', questo appello non deve passare inosservato. In un Comune è il Sindaco il responsabile dell'autorità sanitaria locale e il consiglio comunale condivide questa responsabilità.

Rilanciamo, quindi, l’emendamento che come gruppo di opposizione avevamo portato nel primo consiglio comunale di luglio 2023 dove chiedevamo un impegno concreto da parte del Comune nei confronti delle preesistenze con materiali contenenti amianto, soprattutto quelle private.

Il sindaco può utilizzare le ordinanze

Laddove sussista un reale pericolo per la salute pubblica, il sindaco puo' procedere con lo strumento dell’ordinanza ed i successivi passaggi di campionamento e valutazione dell’indice di degrado. Auspichiamo, dunque, che gli appelli dei cittadini non passino inosservati e che l'amministrazione comunale prenda adeguati ed efficaci provvedimenti.

Riconoscendo le difficoltà ad intervenire su stabili privati, riteniamo che una strada da percorrere possa essere quella di lavorare su accordi pubblico-privati con l'obiettivo piu generale del recupero dei "vuoti urbani" della nostra citta', come ribadito anche durante l'ultima seduta del consiglio comunale quando si e' parlato di "legge sul riuso del patrimonio edilizio".

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