Licenziamenti Polioli: cordata per rilevare l'azienda
Clamorosa possibilità in fase di elaborazione. Lo afferma il Sindaco Maura Forte.
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Licenziamenti Polioli: cordata per rilevare l'azienda. Il sindaco ha lanciato la notizia a tutti i giornali giovedì. Clamorosa possibilità in fase di elaborazione.
Licenziamenti Polioli: cordata per rilevare l'azienda
Non è ancora molto di più di una speranza, ma il Sindaco di Vercelli Maura Forte apre uno spiraglio che potrebbe salvate i 72 lavoratori che Perstorp ha licenziato.
"Ci rincuora - scrive la Forte in un comunicato diffuso nel pomeriggio di giovedì 5 luglio - finalmente poter dire che uno spiraglio si comincia intravedere all'orizzonte, da parecchi giorni in fase di studio, con diversi incontri, contatti, ecc. Sebbene non sia ancora del tutto definito esiste una soluzione dettata da una cordata di imprenditori interessati alla ripresa dell'attività dell'azienda vercellese Polioli, grazie ad aziende italiane che si sono fin da subito interessate per una produzione di prodotti per la quale il mercato non è in difficoltà.
Il Comune e la Regione si sono fatte parti attive seguendo e supportando per quanto di competenza e si auspica che questo progetto possa giungere a buon fine nell'interesse dei lavoratori, senza medaglie politiche per nessuno".
Il pressing su Perstorp
Nello stesso documento si riassumono anche gli sforzi fatti dall'amministrazione comunale per far pressione su Perstorp.
"In questi giorni ci siamo spesi per supportare i lavoratori, i sindacati e trovare soluzioni che potessero riportare serenità nel nostro territorio. Importante è stata l'attenzione dei media per focalizzare le problematiche e sensibilizzare l'opinione pubblica, ma questo certamente non basta. L'appello al Governo nazionale, alla Regione Piemonte ha trovato la sensibilità di molti politici che si sono adoperati con interrogazioni da Roma a Bruxelles con tappa pure a Torino.
La sollecitazione al Console di Svezia ha fatto riferimento all'impegno che consolati e ambasciate hanno di tutelare il buon nome del Paese che rappresentano pur non potendo entrare, come è logico, nelle dinamiche aziendali della loro Patria".