Delibera "razzista" San Germano censurata dal Difensore Civico

Il sindaco Rosetta: "La delibera rimane. Il Difensore Civico non ha potere di annullarla".

Delibera "razzista" San Germano censurata dal Difensore Civico
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Delibera "razzista" San Germano censurata dal Difensore Civico. Il sindaco Rosetta: "La delibera rimane. Il Difensore Civico non ha potere di annullarla".

Delibera "razzista" San Germano censurata dal Difensore Civico

I Radicali piemontesi, attraverso Roswita Flaibani rendono noto che lo scorso 19 aprile 2018 l’avv. Augusto Fierro, Difensore civico della Regione Piemonte, ha richiesto al Sindaco di S. Germano V.se, Michela Rosetta, di annullare in autotutela la Deliberazione della Giunta Comunale n. 72/2017, dal titolo “Tutela del territorio sangermanese dall’invasione/immigrazioni delle popolazioni africane e non solo. Provvedimenti”. Da noi sentita Michela Rosetta ha sostanzialmente sostenuto: "Il Difensore Civico non può obbligare un Comune ad annullare una delibera, pertanto rimane in vigore".

Ma andiamo con ordine.

L'annuncio dei Radicali

"L’intervento del Difensore Civico era stato richiesto dal Centro regionale Antidiscriminazioni, in data 12 dicembre 2017, ai sensi dell’art. 14 della Legge regionale n. 5 del 23/03/2016 (norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale).

Sulla deliberazione razzista pende un ricorso al TAR proposto dall’avv. Marco Faccioli (più altri), in qualità di cittadino residente a San Germano Vercellese.

Giulio Manfredi e Roswitha Flaibani (Associazione radicale Adelaide Aglietta): "Per la prima volta un’istituzione pubblica, il difensore civico regionale, ha messo nero su bianco tutte le irregolarità presenti nella deliberazione razzista di San Germano V.se: incompetenza in materia di immigrazione, riservata in esclusiva allo Stato dall’art. 117 della Costituzione; violazione del principio di legalità; illegittimità nell’avere previsto sanzioni per i trasgressori in una materia dove vige la riserva di legge. Il difensore civico è categorico: “In ogni caso, la deliberazione in esame, qualunque fosse stato il nomen iuris ad essa attribuito, non avrebbe potuto essere legittimamente assunta”. La sindaca Rosetta ha ricevuto la nota del Difensore Civico regionale ben 50 giorni fa ma si è ben guardata dal renderla pubblica. Ora che pubblica lo è diventata, non trova d meglio che chiamare a sua difesa nientedimeno che il ministro degli Interni.

Avevamo già a tempo debito chiesto l’intervento del precedente Prefetto di Vercelli. Oggi, ancora di più dopo il documento inequivocabile del difensore civico, chiediamo all’attuale Prefetto di Vercelli di intervenire presso il Comune di S. Germano V.se per richiedere l’annullamento di un provvedimento illegittimo nella forma e razzista nella sostanza".

La replica di Michela Rosetta

"Il Difensore civico può al massimo consigliare non può imporre nulla. Non gli abbiamo neanche risposto. Intanto è davvero singolare che i Radicali rendano nota questa cosa a pochi giorni dalle elezioni comunali. Poi visto che c'è un ricorso al Tar che i ricorrenti mi risulta abbiano lasciato cadere, che si diano da fare su quello. Peraltro non essendo stato leso nessun diritto dei richiedenti stessi non credo che il Tar lo possa accettare. Ma quella delibera mica l'hanno letta bene, non è razzista Ribadisco, provino a interessare con un esposto il nuovo Ministro degli Interni".

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