CINEMADAMARE: per Vercelli Amica "un fiasco totale". E i registi vercellesi sono stati ignorati...

Il comunicato stampa del gruppo consiliare mette in luce anche "i fili della biancheria" nel chiostro di Santa Chiara

CINEMADAMARE: per Vercelli Amica "un fiasco totale". E i registi vercellesi sono stati ignorati...
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Il comunicato stampa del gruppo consiliare mette in luce anche "i fili della biancheria" nel chiostro di Santa Chiara

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del gruppo consiliare Vercelli Amica (Enrico Demaria, Maurizio Randazzo e Stefano Pasquino) sulla rassegna "Cinemadamare"

«Nonstante il Comune si affanni a sostenere che "Cinemadamare" è un vanto per la nostra città, il fiasco dell'iniziativa, colpevolmente rifatta quest'anno nonostante il flop della prima edizione, è sotto gli occhi di tutti. E visto che il Comune vi ha investito ben 15 mila euro, sarà il caso di fare qualche considerazione. Prima considerazione. Se si organizza un evento che riguarda giovani fllmakers a Vercelli è assurdo farlo senza coinvolgere due autorità internazionali vercellesi del settore come Matteo Bellizzi ed Emanuele Cecconello, pluripremiati con i loro corto, medio e lungometraggi in tutto il mondo. Sarebbe come organizzare un concorso internazionale di chitarra a Vercelli senza coinvolgere Angelo Gilardino: ebbene, è stato proprio così.
Tante le domande che  sindaco e la giunta dovrebbero porsi su questo evento che, misteriosamente annullato la sera prima in  piazza Cavour (a causa del maltempo che non c'era) ha poi portato a radunare nel cuore della città, la seconda sera, ben tenta spettatori trenta (forse meno). Solo un inciso, prima di passare ad altro: la convenzione con gli organizzatori, in cambio dei famosi 15 mla euro elargiti dal Comune, diceva che sarebbe stata a loro carico la diffusione di opportune locandine per pubblicizzare l'evento. A noi sono sfuggite, qualcuno le ha viste? Se sì ritiriamo questa punzecchiature. Tanto ne abbiamo ben altre. A partire dall'indecorosa trasformazione del chiostro di Santa Chiara in uno stenditoio pubblico con i fili per fare asciugare la biancheria dei giovani filmakers ospiti appesi alle colonne, e con le tende di alcuni dei ragazzi sistemate nel cortile che, fino a pochi anni fa, ospitava il cinema sotto le stelle e altri eventi culturali. Nella foto che alleghiamo, ci sono solo i fili, ma qualcuno ci ha detto che, poco prima dello scatto, si potevano ammirare mutande e magliette in bella evidenza. Noi non possiamo crederci: il sindaco può verificare? Grazie.
Infine, la scelta di proiettare gratis in piazza (nel tentativo inutile di fare accorrere la gente) il film "Il ponte delle spie" appena proiettato al Leone (a pagamento: e ci mancherebbe) dai gestori del Nuovo Italia, nella loro mini rassegna di agosto.
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