Annessione di Sali: i sindaci ci riprovano

Emanuele Gabutti e Maura Forte intervengono sul tema

Annessione di Sali: i sindaci ci riprovano
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Annessione di Sali a Vercelli: intervengono i due sindaci, Emanuele Gabutti e Maura Forte.

Annessione di Sali il comunicato

«In relazione alle notizie che compaiono in questi giorni sugli organi di stampa, riferiti all’iniziativa di fusione tra i Comuni di Vercelli e di Sali, riteniamo doveroso chiarire qualche aspetto. Intanto diventa veramente banale pensare di ridurre a una mera operazione economica l’iniziativa di fusione tra i due Comuni che non vivono momenti culturali e logistici diversi, ma anzi sono parecchi i cittadini di Sali che si servono di scuole, palestre ed esercizi commerciali di Vercelli, città a cui sono vicini non solo per l’aspetto chilometrico».

L'aspetto economico

«Ciò e vero, ma è altrettanto vero che la cifra che la Regione e il Governo centrale possono elargire rappresenterà per il capoluogo un’entrata considerevole che dovrà, ovviamente, essere utilizzata anche per mantenere e migliorare i servizi e le infrastrutture di cui Sali gode oggi. Quindi, se qualcuno pensa che ci siano persone che si alzano una mattina decidendo di fare un’operazione di carattere puramente finanziario è decisamente in mala fede«.

Chi ha iniziato?

«Per quanto concerne, poi, la diatriba se è stata Vercelli a chiedere a Sali o viceversa, si rasenta
veramente il ridicolo: noi ci siamo incontrati svariate volte in occasione di riunioni informali con altri
argomenti da discutere e, sicuramente, in tali circostanze abbiamo anche parlato di questa possibilità
intravvedendo delle soluzioni e le azioni successive sono state realizzate con la consapevolezza della
reciproca disponibilità».

La riunione

«Concretamente, abbiamo convocato una riunione per metà mese di giugno, a cui abbiamo invitato
naturalmente anche la minoranza consiliare, dove esamineremo la fattibilità della fusione tra i due enti
anche in relazione alle osservazioni che sono emerse in queste ultime settimane. Ci troviamo nelle condizioni di dover ribadire che ci siamo mossi congiuntamente per sondare prima di tutto la Regione (così come riportato nel nostro Comunicato Stampa del 9 marzo scorso) e poi avviare prossimamente le rispettive macchine amministrative comunali per procedere in quella direzione».

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