Alluvione Motta: interrogazione in consiglio regionale di Grimaldi (Luv)

Alluvione Motta: interrogazione in consiglio regionale di Grimaldi (Luv)
Pubblicato:

Nella foto l'alluvione di Motta nel 2020.

La questione è purtroppo assai nota a Motta de' Conti, dove finora non hanno visto neanche un euro di risarcimenti per i danni patiti nell'alluvione dell'ottobre 2020 e, forse peggio ancora, si sono resi conto che il nuovo argine è rimasto più basso di un metro rispetto alle barriere della riva opposta e dunque non così sicuro come si sperava.

Della questione si sta occupando ora anche un esponente della minoranza in Consiglio Regionale, Marco Grimaldi capogruppo di Liberi Uguali Verdi che ha appena reso diffuso il seguente comunicato.

Argini più bassi

“I fondi regionali per risarcire i danni subiti dalle famiglie del vercellese, del pavese e del casalese durante l’alluvione del 2020 non sono mai arrivati. Nel frattempo, i lavori di messa in sicurezza dell’abitato di Motta de’ Conti e di Terranova rischiano di essere problematici, poiché l’argine del fiume Sesia che dovrebbe proteggerli sembrerebbe essere più basso rispetto a quello dell’altra sponda. Ma soprattutto, la Regione parla di sei mesi o un anno solo per la pianificazione e la fattibilità dei lavori, un tempo lunghissimo che renderebbe necessario rivedere i piani di rischio dell’area in base ai cambiamenti climatici”.

Detriti sotto il ponte del Sesia

“La crisi climatica ha reso ricorrenti eventi che prima si ripetevano ogni cento anni” – prosegue Grimaldi. – “Per garantire la sicurezza delle popolazioni residenti nell’area la Regione deve innanzitutto attivarsi immediatamente per rimuovere il materiale litoide ammassato sotto le arcate del ponte sul Sesia, verificare la sicurezza dell’argine più basso in località Motta de’ Conti e offrire delle certezze sui ristori e sulle risorse per chi ha subito i danni dell’alluvione del 2020”.

Seguici sui nostri canali