Studente del Lagrangia andrà alle Olimpiadi delle Lingue classiche
Antonio Papapicco Si è affermato al prestigioso Certamen Taurinense
Antonio Papapicco Si è affermato al prestigioso Certamen Taurinense
Dopo i geni della robotica un altro studente vercellese si afferma in un importante "gara", Antonio Papapicco del Lagrangia Vercelli è infatti andato alla grande al "Certamen Augusteum Taurinense", nella prova di traduzione dal greco.
Proponiamo l'articolo scritto dai sui compagni di classe Riccardo Mussato e Lavinia Zanotti, anch'essi partecipanti al torneo di traduzione al quale si sono recati accompagnati dal docente Luigi Pavese.
Il Classico “Lagrangia” trionfa al Certamen Taurinense
Le lingue morte, apparentemente sconfitte, sono invece oggetto di vittoria. Così ha dimostrato Antonio Papapicco, studente della III A del Liceo Classico “Lagrangia”, che il 16 febbraio scorso ha trionfato al “Certamen Augusteum Taurinense” presso il Liceo Classico “M. D’Azeglio” di Torino, concorso cui hanno preso parte 67 studenti provenienti dai licei più prestigiosi di Piemonte e Lombardia.
Antonio, vocabolario di greco alla mano, si è concentrato nella traduzione e commento di un passo plutarcheo, riuscendo a entrare nello spirito di un autore che, sebbene non latino, ha comunque precipuamente ritratto il mondo e la storia romana, ed è riuscito in pieno nell’impresa, essendo il suo lavoro stato valutato non soltanto il migliore della sua categoria, ma il migliore in assoluto.
Al certamen hanno partecipato anche due compagni di classe di Antonio, Riccardo Mussato e Lavinia Zanotti, che si sono cimentati in una traduzione e commento dal Latino, districandosi fra ablativi assoluti e le magnifiche descrizioni senecane della Roma imperiale.
I suoi due compagni di avventura hanno deciso di intervistarlo, lui che avrà il grande onore di rappresentare il Liceo “Lagrangia” e il Piemonte alle Olimpiadi Nazionali delle Lingue Classiche a Salerno nel prossimo mese di maggio.
Tutti i liceali lo sanno bene: per tradurre correttamente dal Latino e dal Greco non si può prescindere da una solida padronanza della grammatica, ma per una perfetta traduzione occorrono sicuramente altre conoscenze oltre a quelle grammaticali. Come ti sei preparato per questa gara?
Penso che, oltre alle necessarie conoscenze letterarie e grammaticali, merito della vittoria sia dovuto in gran parte alla notevole passione che ho per le lingue classiche.
Per questa prova ho dovuto approfondire autori di età augustea non ancora trattati a scuola, come Cassio Dione, Dionigi di Alicarnasso e Plutarco, sul quale mi sono concentrato molto e che per fortuna è poi “uscito” nella prova di traduzione.
Qual è stato il primo impatto con la versione? L’autore era di tuo gradimento? Hai incontrato particolari difficoltà durante lo svolgimento della prova?
Il passo proposto era più lungo di quanto mi aspettassi, dato che avevamo tre ore per tradurlo e commentarlo da un punto di vista storico-letterario e linguistico. L’ho trovato abbastanza difficile, soprattutto per alcune strutture linguistiche particolari, ma sono fortunatamente riuscito a inquadrare storicamente il passo, tratto dalla “Biografia di Cicerone” di Plutarco.
È stata sicuramente un’esperienza che ci ha arricchiti interiormente e culturalmente, soprattutto perché ci siamo confrontati con le eccellenze che condividono la nostra stessa passione. Tu cosa ne pensi?
Sono d’accordo. È stato assai stimolante incontrare tanti ragazzi di vari e importanti licei classici che condividono la passione per il Latino e il Greco. Mi hanno colpito anche i discorsi dei professori che si sono occupati della correzione della prova, i quali hanno insistito molto sull’attualità e l’importanza della valorizzazione della cultura umanistica anche nel mondo moderno. In un periodo caratterizzato dai tagli sulla cultura, le scuole e le università hanno il dovere di promuovere la formazione di uno spirito critico personale, sostenendo particolarmente i ragazzi che presentano maggiori difficoltà.
Abbiamo il sentore che, per quanto ti riguarda, l’amore per il Latino e il Greco sarà destinato ad accompagnarti per il resto della vita, o ci sbagliamo?
Sì, infatti vorrei farne il mio percorso universitario.
Non può e non deve essere dimenticato un ringraziamento a tre nostri insegnanti: Marta Boccalini, docente di Latino e Greco al ginnasio, Gianna Buffa, professoressa di Greco, Luigi Pavese – professore di Italiano e Latino che ci ha accompagnati a Torino in questa esperienza – insegnanti che ci hanno trasmesso questa passione conferendoci sicuramente un’ottima preparazione.
giusti ringraziamenti alla nostra DS Adriana Barone per aver permesso la realizzazione di queste partecipazioni al Certamen
Riccardo Mussato, Antonio Papapicco, Lavinia Zanotti,
Classe III A, Liceo classico “L. Lagrangia”