cultura

Vercelli Medievale: un percorso nel tempo e nell'anima

Una guida all'evento voluto da Comune e Arcidiocesi.

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“Sono rimasto commosso del coraggio che quest'amministrazione comunale ha avuto nel proporre una mostra come questa”.
Sono parole di Alessandro Barbero, che, con il suo modo di fare così chiaro e vicino alla dimensione quotidiana, senza cedere nulla però al rigore e alla precisione, farà da accompagnatore a chi visiterà la mostra “I segreti della Vercelli Medievale”, inaugurata venerdì scorso in Arca.

Ognuna delle teche con i reperti più preziosi è accompagnata infatti da un video dedicato al documento prezioso. Sono tutti libri e documenti scritti che ad uno sguardo superficiale non innescano certo la “sindrome di Stendhal”, ma, se ci si sofferma, e Barbero ci aiuta in questo, ecco che ci si aprono orizzonti di storia della nostra città, di vicende che sono rimaste fra le righe dei codici, dei libri di preghiera e delle pergamene.

Pensiamo che un libro come il “Vercelli Book” richiedeva più o meno l'impegno economico di un film di oggi, perché i materiali per la scrittura costavano, e l'amanuense ci spendeva un enorme quantità di tempo per scrivere.

La multimedialità spiega l'antico

Oggi che tutto è copiato in tempo reale e che l'informazione ci esce dalle orecchie non riusciamo a comprendere il valore di un libro vergato con la penna d'oca, miniato finemente.
Questa mostra, fra i tanti spunti che offre, ci dà anche questa suggestione e peraltro ci riesce coniugando al mondo antico, dei tempi lunghi e delle fumose sale illuminate dalle candele, la multimedialità

Il percorso pensato e allestito dall'architetto Daniele De Luca, dell'ufficio Beni Culturali della Diocesi, è infatti una cavalcata più o meno dall'anno mille al XV secolo, anche se la “skyline” di Vercelli, città di torri e campanili, è un documento settecentesco. E proprio nell'ultima sala di Arca, che è tradizionalmente lasciata per il grande colpo di scena finale, la tencologia entra per farci immergere nello spirito più autentico del Medioevo.

Immersi nel crocefisso

Protagonista forse l'opera medievale più eclatante che la città vanta, il crocefisso dell'anno Mille della Cattedrale. L'oggetto è rimasto al suo posto in Duomo, in Arca c'è qualcosa di più: la sua anima, colta con efficacia dalle immagini di un enorme videowall. Ecco, in Arca non si vada per vedere qualcosa di tangibile, ma per penetrare in una dimensione spirituale e storica che servirà a ritrovare delle radici che in questi mesi ci siamo dimenticati di avere. Sperando che questa meraviglia si possa visitare a lungo.

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Coordinate per la visita

La visita dell'esposizione è gratuita, ovviamente in modo contingentato, con mascherina indossata e rispetto delle distanze, igienizzazione e rilvevazione temperatura. Obbligatorio prenotarsi al numero: 351-6221629 dalle 10 alle 18, da martedì a domenica, oppure per e-mail: prenotazioni.vercelli@gmail.com.
Orari di apertura: dal marted' alla domenica: 10-19, aperto lunedì 7 dicembre. Durerà fino al 6 gennaio 2021, sempre compatibilmente con i provvedimenti anti Covid.

Chi l’ha costruita

Organizzatori dell’evento Comune di Vercelli e Arcidiocesi di Vercelli, in collaborazione con: Museo Borgogna, Museo Leone, Museo Tesoro del Duomo, Mac, Società Storica Vercellese, Capitolo Metropolitano di S. Eusebio, Archivio di Stato di Vercelli, Soprintendenza dei Piemonte. Università del Piemonte Orientale, Turismo Valsesia Vercelli. Con il sostegno di: Biverbanca, Fondazione Crv, Iren e Turismo Valsesia – Vercelli. Patrocinio della Soprintendenza del Piemonte e Regione Piemonte.

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