Torino segreta: il vercellese Lodovico Ellena propone un emozionante tour

Torino segreta: il vercellese Lodovico Ellena propone un emozionante tour
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Nella foto Lodovico Ellena in una precedente visita guidata ai segreti torinesi mentre indica una delle tante testimonianze del passato.

Lodovico Ellena di Alice Castello è storico e culture dei misteri piemontesi, siano essi legati più da vicino al territorio Vercellese e Biellese che alla "capitale" Torino, che Ellena conosce altrettanto bene e a fondo. Già da tempo condivide le sue conoscenze con tour appositi nella città sabauda che si caratterizzano per una profondità ben maggi0re di quelle che sono le tappe più gettonate di analoghe visite guidate, che vengono proposte non solo da realtà torinesi ma un po' in tutta la regione.

Ecco, scritto dallo stesso Ellena, un utile pro-memoria per la ripresa delle visite che è imminente che è anche il racconto di tanti viaggi alla ricerca del misterioso o di pagine di storia dimenticata.

Il primo appuntamento del 2023 è per sabato 18 marzo, più sotto le coordinate per iscriversi, sono rimasti ormai pochi posti.

Perché Torino resta una città magica

Esiste sicuramente più di un motivo se si continua a parlare di Torino città magica, del mistero, esoterica e se i tour si moltiplicano ormai da alcuni anni: senza inoltre contare i numerosi film che Dario Argento ha girato in questa città. Ma è poi tutto così vero? A tal proposito vorrei raccontare un aneddoto; sono nato a Torino e lì ho vissuto i primi vent'anni della mia vita, tornando poi ad abitare nel vercellese laddove ha radici la mia origine.

Nei decenni a seguire ho avuto modo e fortuna di girare il mondo; ho visto mille posti dalla Groenlandia all'India e in nessuno di questi angoli di mondo, dico nessuno, ho mai provato quel senso di inquietudine che mi ha sempre preso al tramonto a Torino. Fu forse proprio questo fatto a spingermi a cercare di capirne la ragione, facendomi così addentrare nei più profondi meandri della storia di questa città.

Fino agli anni '70 del secolo scorso le pubblicazioni su Torino erano scarse e soprattutto di carattere giornalistico, dagli anni '80 in avanti invece la storia è cambiata, tanto che oggi non si contano più i libri in merito. Ho così letteralmente divorato tutto quello che ho trovato sul tema, affascinandomi alle storie di questa città che, in alcuni casi, ha davvero qualcosa di inquietante da raccontare. Per questa ragione ho cominciato ad indagare, scoprendo così vicende e dettagli davvero curiosi e a volte sorprendenti. Per anni quindi, complice anche il fatto di lavorare in pieno centro, ho percorso strade e piazze, chiese ed angoli, cercando cose note e meno note legate al profondo di questo luogo. Il cosiddetto quadrilatero, ossia il cuore centrale di Torino, è il punto in cui si concentra la maggior parte delle vicende, ma certo non il solo.

Tanti fatti e personaggi singolari

Volto demoniaco nella chiesa di san Lorenzo

Dalla cronaca alla storia, dal mistero alle curiosità, la città offre dozzine di fatti davvero singolari e a volte sconcertanti. La storia; è davvero singolare che in uno spazio di pochissimi metri tre personalità filosofiche che oggi non esiteremmo a definire “razziste”, convivano in pieno centro. Vincenzo Gioberti, che proprio di fronte a Palazzo Carignano dove nacque Vittorio Emanuele II, ha una statua monumentale a lui dedicata: ma quanti sanno che Gioberti scrisse che le razze umane sono gerarchicamente ordinate e che il nero è privazione di luce, degenere, ed è il meno atto alla civiltà? Curioso che a poche decine di metri dal suo monumento sorgesse un albergo laddove fu ricoverato nel 1882 dopo un infarto Arthur De Gobineau, il noto autore del “Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane”, tanto che fu collocata una lapide, poi rimossa ed oggi conservata al cimitero monumentale, che ne celebrava “la figura di presago pensatore”.

Ancor più curioso se si pensa che proprio di fronte a dove si trovava quell'albergo, visibile ancora al presente, un'altra lapide ricorda che lì visse Friedrich Nietzsche il grande filosofo tedesco che molti – con qualche torto – considerano uno degli ispiratori del Nazismo.

Le sorprese abbondano

Un truce quadro presente nella chiesa di Santa Teresa.

Ma le sorprese abbondano in città e questa è solo una singolare combinazione. Miracoli, esorcismi, reliquie incredibili, vicende surreali come quella di una ragazzina, tal Adalgisa vicina agli ambienti di corte, che nel 1300 continuava a sognare tre bare inquietanti fino a che un parente magistrato, sconcertato dall'inquietante fatto, fece condurre un'indagine che lo portò a scoprire realmente tre bare nei sotterranei di quella stessa strada nei pressi delle Porte palatine. O la scoperta di alcune ossa nel pavimento di Palazzo Provana durante una ristrutturazione del salone settecentesco, in seguito analizzate e comprese nella loro natura e sul perché fossero finite in quel posto. O sulla singolare vicenda del pittore “satanista” Lorenzo Alessandri e sulla sua incredibile storia umana ed artistica. O anche della peste del 1630 che consegnò alla storia un Sindaco esemplare, Giovanni Francesco Bellezia, che sfidò il morbo e che pur ammalato dalla finestra di casa sua dava direttive ai suoi collaboratori calando un cestino dalla finestra (una lapide ricorda il fatto scrivendo che infermo egli pure, e giacente in un letto provvedeva alla salute della città) per ricevere i viveri e non contagiare altri, mentre clero e nobili abbandonavano di gran lena la città.

Oppure il surreale e documentato fatto accaduto a Vittorio Amedeo II nel 1710, in cui dopo un processo per stregoneria, mandò a morte Giovanni Boccaloro (personaggio strambo ma di certo innocente) facendolo squartare pubblicamente con seguente esibizione dei resti fisici. E ancora la casa degli spettri sita in via Barbaroux laddove avvenne un fatto senza spiegazione razionale, un po' come la scomparsa nel nulla di ben sette donne, tra cui Marina Di Modica per cui fu imputato e condannato il filatelico Paolo Stroppiana, compagno di liceo che ben conobbi.

Come fare per partecipare

Di queste vicende, molte delle quali pubblicate sul libro “Torino segreta” edito da Tabula Fati, e di molte altre storie si parlerà perciò sabato 18 marzo dalle ore 8 alle 12 in un tour sui posti in questione; prenotazioni telefonando al 335 6419118 oppure via mail a: studio900_2019@libero.it

Il tour è gratuito ed è prevista una eventuale libera offerta a conclusione. Tra le tante altre storie una truculenta vicenda di cronaca riguarda anche un vercellese che si rese responsabile di un inquietante fatto relativo ad un sacerdote, don Guglielmo Gnavi di Caluso.

E poi la sconcertante faccia diabolica all'interno della Chiesa di san Lorenzo o le curiose faccende del boia di Torino, o ancora il truculento quadro sito nella cappella dove riposa Madama Cristina, recentemente visitata da Mario Bergoglio in quanto proprio in quella chiesa di Santa Teresa nel 1907 si sposarono i suoi nonni e ancora nel 1908 fu battezzato suo padre. In conclusione storia, miracoli, fantasmi, diavoli, esorcismi, cronaca e curiosità: Torino non delude gli appassionati del mistero...

Lodovico Ellena

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