Cultura

Due disegni di Mario Appiano selezionati per il catalogo Mondadori "Arte in quarantena"

Affetto da sindrome schizofrenica e Asberger, si esprime attraverso l'arte.

Due disegni di Mario Appiano selezionati per il catalogo Mondadori "Arte in quarantena"
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Mario Appiano, santhiatese di 55 anni, affetto da sindrone schizofrenica e Asberger, svolge lavori socialmente utili in ergoterapia come operatore ecologico nel programma di Ergo Terapia Centro di Salute Mentale di Santhià con la professionale supervisione delle infermiere e dei medici in particolare Annalisa Tibaldi che lo segue da oltre vent'anni.
Mario si esprime attraverso l'arte e nello specifico disegna, passione che ha fin da bambino. Due suoi disegni sono stati selezionati da una giuria presieduta da Paolo Liguori di cui fanno anche parte Francesco Alberoni, Salvo Nugnes, Maria Rita Parsi, Alessandro Meluzzi, Josè Dalì figlio di Salvador Dalì, per il prestigioso catalogo “Mondadori Arte in quarantena”.

Mario fa parte di una categoria, quella dei disabili psichiatrici, di cui nessuno parla soprattutto per l'emarginazione amplificata dovuta al Covid, persone che molto possono dare e che non vengono valorizzate, i disabili sono persone che riescono a esprimersi attraverso l'arte e non devono essere lasciati soli. I suoi disegni grazie all'interessamento della sorella e scrittrice Barbara Appiano, hanno trovato il loro posto, dopo essere stati inseriti in alcuni dei volumi pubblicati dall'autrice e segnalati dalla stessa per far parte di questa importante opera culturale.

“La matassa” e “Identikt”, realizzati rispettivamente a 7 e 12 anni, sono stati selezionati: uno sarà esposto alla mostra permanente Milano Art Gallery dove ha esposto anche Sgarbi e l'altro andrà in un'altra mostra a Bassano del Grappa per lo “Spoleto Art Factory”, presidente Salvo Nugnes, uno spazio permanente di mostra-eventi alcune dedicate a Pasolini, Dario Fo e Salvadot Dalì. La cerimonia di premiazione avverrà il prossimo 10 aprile a Milano, ma la sua mancanza di vanità e la sua innocenza lo terranno lontano da questa giornata mondana, perché la malattia lo ha isolato sempre di più insieme all'emarginazione. Oggi grazie a questo riconoscimento, Mario si prende la sue meritate soddisfazioni.

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