ANTIQUA VERCELLI: Tuffo in un Carnevale del Seicento

Al via mercoledì 22 febbraio al Museo Borgogna la ricca stagione musicale della Società del Quartetto di Vercelli.

ANTIQUA VERCELLI: Tuffo in un Carnevale del Seicento
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Al via mercoledì 22 febbraio al Museo Borgogna la ricca stagione musicale della Società del Quartetto di Vercelli.

Le stagioni della «Società del Quartetto» sono sempre state costruite con grande passione per la storia della musica, ma quest’anno è certamente ancor più vero. Almeno ad ascoltare il maestro Pietro Borgonovo, direttore artistico della gloriosa istituzione musicale, che nella presentazione dei concerti 2017 ha profuso passione e conoscenze musicologiche.
STRUTTURA DELLA STAGIONE
La struttura della stagione poggia su due pilastri: il Festival di musica antica “Antiqua”, in collaborazione con «L’Accademia del Ricercare», quarta edizione vercellese, e ben sei date, in location incantevoli della città, e una serie di quartetti al museo Borgogna, in tutto cinque. La fase autunnale sarà naturalmente dominata dal “Concorso Viotti”, giunto all’edizione numero 68 e che sarà dedicato al pianoforte. Si svolgerà dal 4 al 14 ottobre.
Mentre il 5 novembre torna l’ensemble che negli ultimi anni ha sempre garantito il sold-out: «Mnozil Brass», genialità, ironia, gusto dello spettacolo, in uno show che non a caso di intitola «Cirque!». Chiusura ancora con il pianoforte per un recital di Jonathan Fournel, data ancora da stabilire. Sono 13 concerti, più la maratona pianistica del Concorso. Uno sforzo notevole, da parte del “Quartetto” come ha sottolineato nel suo saluto la presidente Maria Arsieni Robbone.
La struttura del “cartellone” 2017 è una sorta di filo rosso che unisce la musica antica «Ai confini del Barocco», con l’evoluzione tecnica e contenutistica dei successivi movimenti settecenteschi e ottocenteschi, fino alla modernità. Chi ha una formazione musicologica lo troverà delizioso, chi non ce l’ha può certamente apprezzare il vasto repertorio predisposto e magari trarne spunto per informarsi. Dietro le sonate, le sinfonie, le suite, ecc... c’è tutto un mondo di evoluzione culturale, di sogni e di passione che traspare naturalmente dai suoni.
I RISVOLTI MUSICOLOGICI
«Molto significativa la programmazione di una serata dedicata a Georg Philipp Telemann - ha sottolineato fra i tanti aspetti della stagione Borgonovo - Telemann è un compositore un po’ trascurato nei programmi. E’ un contemporaneo di Bach e ha all’attivo un repertorio altrettanto vasto e importante... Si pensi che, tra l’altro, nella sua epoca, Telemann ebbe modo di battere Bach in diversi concorsi come “maestro di cappella” di importanti chiese, solo a Lipsia, venne poi soppiantato da Bach».
Questa serata di riscoperta, come pure un omaggio al grande Monteverdi, è nel programma di «Antiqua», mentre nella serie di musica da camera «sarà dedicata un’integrale dei quartetti di Bela Bartok (in due distinte serate ndr), un compositore dotato di uno sguardo particolare sulla musica per quartetto».
E proprio sulle motivazioni della serie di concerti da camera Borgonovo ha fatto un rapido ma esaustivo excursus sull’evoluzione dei tale genere concertistico: «Mozart li componeva, ma non li pubblicava per venderli, li utilizzava come banco di prova delle sue innovazioni, da applicare poi alle opere più importanti. Inizialmente la scrittura dei Quartetti era concepita per musicisti amatoriali, perché andavano in voga i “convivi”, cioè serate semi-private, in cui più o meno bravi dilettanti eseguivano queste composizioni. Fu Beethoven ad annunciare che non avrebbe mai più scritto partiture di quartetti per dilettanti, ma solo Quartetti di grande complessità, per esecutori professionisti. Era tanto convinto che nei quartetti trasferì tutta la sua rivoluzione musicale con composizioni molto moderne».
I SEI CONCERTI DI ANTIQUA
Il primo appuntamento con «Antiqua», sarà mercoledì 22 febbraio al Museo Borgogna (ore 21), il tema sarà il Carnevale con un’opera di Adriano Banchieri (compositore bolognese, 1568-1634), il titolo è lungo e adatto all’occasione: «Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena». Sarà eseguito dall’ensemble «La Commedia Armonica». Il brano venne pubblicato nel 1608, fa parte del genere “madrigale”, anzi è uno dei primi e più eseguiti madrigali secenteschi, per strumenti e 5 voci. Una vera e propria commedia nel segno della gioia, con elementi popolareschi e grotteschi.
Il programma di «Antiqua» proseguirà con le seguenti date: 21 marzo, museo Borgogna, «Accademia del ricercare» con «Le prime opere a stampa», repertorio del XVI secolo, il 5 maggio nella Sala del Trono del Palazzo Arcivescovile, il già descritto «Omaggio a Georg Philipp Telemann» nel 250° anniversario della morte a cura de «I Solisti dell’Accademia». Il 14 maggio al museo Borgogna protagonista l’ensemble «Lo scrigno di Orfeo», con un omaggio a Claudio Monteverdi e ai musicisti che ispirò, nel 450° anniversario della nascita. Monteverdì è uno dei giganti della musica italiana, ed è considerato il più importante compositore del XVI secolo. Un altro italiano, Luigi Boccherini, sarà al centro dell’appuntamento del 26 maggio, ancora alla «Sala del Trono» con «I Solisti dell’Accademia» a cui si aggiungeranno Sergio Sorrentino alla chitarra e il flamenco di Andrea Lamberti. Chiusura del festival al Museo Leone, cortile di casa Alciati, l’11 giugno, ancora con l’«Accademia del Ricercare», che eseguirà il classico dei classici: «Le quattro stagioni» del “prete rosso”, Antonio Vivaldi.
L’abbonamento ai sei concerti costa 60 euro e vale la pena sottoscriverlo, si risparmia sui biglietti singoli e ci si assicurano pagine di grande fascino musicale.
QUARTETTI AL BORGOGNA
I “Quartetti” al museo Borgogna debutteranno il 10 marzo (ore 21) con «Moving Quartet» ensemble vercellese con Alberto Bocchino (chitarra), Davide Calvi (pianoforte), Stefano Profeta (contrabbasso) e Claudio Saveriano (percussioni e batteria), il 1° aprile di scena il «Milano Saxophone Quartet» con “Musica Ficta”. Il «Quartetto Lyskamm», il 21 aprile, proporrà una prima parte dell’integrale di Bartok e Mozart, la seconda parte dell’integrale sarà il 22 giugno con il «Quartetto Nous». Chiusura del programma il 27 ottobre con il «Quartetto Mirus».
Un programma di grande respiro che conferma la centralità della «Società del Quartetto» che, ricordiamolo è una delle poche realtà italiane ad avere i fondi del Ministero e collabora con altre grandi istitituzioni, come il «Teatro Carlo Felice» di Genova.
Per abbonamenti di Antiqua e informazioni: 0161-255.575 oppure segreteria@concorsoviotti.it 

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