Via Failla: dialogo tra Lega e Centro Preghiera

Fattivo incontro ieri mattina nel capannone contestato

Via Failla: dialogo tra Lega e Centro Preghiera
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Fattivo incontro ieri mattina nel capannone contestato

Primi passi avanti nella vicenda del centro di preghiera di via Failla. Domenica mattina un gruppo di esponenti della Lega Nord di Vercelli, tra cui il segretario Giancarlo Locarni e il capogruppo in consiglio comunale Alessandro Stecco, hanno incontrato il pastore del gruppo di preghiera «Christ Liberty Holiness Ministry» appartenente alla chiesa evangelica protestante e composto da fedeli provenienti dalla Nigeria.
Il sodalizio religioso ha affittato dal proprietario (un professionista residente fuori città) il grosso capannone che in precedenza era in locazione a un mobilificio e lo ha trasformato in luogo di culto sebbene la classe catastale sia ancora di tipo industriale. Dopo una serie di lavori, che poi la Municipale ha scoperto essere abusivi, il vecchio capannone è stato trasformato.

Stecco ha dialogato molto serenamente con la giovane donna che svoge il ruolo di pastore del gruppo di preghiera la quale ha messo  in evidenza come il sodalizio abbia i propri bidoni per la raccolta differenziata e faccia tutto quanto possibile per rispettare la tranquillità dei numerosi condomini dei palazzi che si affiancano sul cortile che ospita la struttura.

"Noi abbiamo insonorizzato gli ambienti murando le finestre. A nostro modo di vedere non facciamo un rumore insopportabile. Vorremmo che i nostri vicini non ci discriminassero solo per il colore della pelle...". Infatti l'anno scorso un litigio con una delle residenti dei vicini palazzi è sfociato in querela per ingiurie razziste, poi archiviata dal giudice del Tribunale di Vercelli.

I residenti, o per lo meno una parte di loro, non mollano. Non sopportano il viavai continuo di persone nel cortile di casa e il rumore che reputano inaccettabile, soprattuttto in occasione delle feste. "Il sabato e la domenica non si resiste. Devo andarmene e star fuori casa tutto il giorno, altrimenti scoppio" sottolinea una signora di uno dei palazzi.
"Abbiamo sottoscritto una petizione (50 firme circa) che manderemo al sindaco nella speranza che voglia prendere provvedimenti".

Il diadogo conciliante di ieri mattina con i rappresentanti della Lega Nord hanno aperto una nuova strada. C

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