TUTELA ANIMALI: 18 mesi di carcere all'uccisore del randagio Angelo

Soddisfazione per la storica sentenza da parte della Lega Nazionale per la Difesa del Cane

TUTELA ANIMALI: 18 mesi di carcere all'uccisore del randagio Angelo
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Soddisfazione per la storica sentenza da parte della Lega Nazionale per la Difesa del Cane

Si è concluso il processo per animalicidio più seguito di quest’anno, relativo alla barbara uccsione del randagio Angelo. Al termine del dibattimento è arrivata una sentenza decisamente storica. È infatti il primo caso di condanna con il massimo della pena per uccisione di animale in Italia. Ai sensi dell’art. 544-bis, “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”. In questo caso, la pena massima è stata ridotta da 24 a 16 mesi a causa dell’applicazione del rito abbreviato. 

In questi giorni si sta svolgendo il 4° Congresso Nazionale LNDC e siamo stati felici di averlo aperto con questa notizia”, commenta Piera Rosati – Presidente di Lega Nazionale per la Difesa del Cane. “Tuttavia, se da un lato c’è soddisfazione per una condanna che farà storia, dall’altro c’è l’amara consapevolezza che gli assassini non faranno un solo giorno di reclusione. Dopo questa vittoria è ancora più importante continuare a battersi affinché il legislatore capisca che è ora di inasprire le pene per i reati contro gli animali. Chi mostra un tale disprezzo per la vita deve essere punito e non può cavarsela con i lavori socialmente utili”.

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