Svolta nelle indagini

Strage di Stresa: tre arresti per manomissione del sistema frenante

L'impianto aveva problemi, ci sarebbe stato un intervento consapevole per evitare lo stop.

Strage di Stresa: tre arresti per manomissione del sistema frenante
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Tre arresti

Svolta clamorosa nelle indagini aperte per stabilire le eventuali responsabilità del disastro di Stresa.

Come riporta notiziaoggi.it di Borgosesia sono arrivati i primi tre arresti per la strage del Mottarone.

Provvedimenti seguiti al primo avviso di garanzia emesso ieri, martedì 25 maggio, e gli interrogatori avvenuti in serata.

Secondo il procuratore capo Olimpia Bossi di Verbania il sistema di emergenza dei freni era stato manomesso da un "forchettone" installato per evitare blocchi dell'impianto poiché, da quanto starebbe emergendo,  il problema sulla funivia andava avanti da tempo, per risolverlo sarebbe stato necessario fermare l’impianto. Ma questo avrebbe voluto dire stoppare la stagione appena ripresa dopo il Covid.

Ipotesi manomissione per non perdere la stagione

La decisione di procedere con gli arresti è quindi dovuta ai forti indizi a carico dei tre fermati, in quanto posizionare il forchettone è stata una scelta consapevole per ragioni economiche.

Le tre persone arrestate sono: Luigi Nerini, amministratore della società Ferrovie del Mottarone che gestisce la funivia, Gabriele Tadini ed Enrico Perocchio.

Se le accuse risulteranno provate siamo di fronte a un comportamento criminale, inaccettabile da chi gestisce impianti in cui la sicurezza è una priorità assoluta.

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