Simone Ippolito: meteo e terremoti la sua passione
Meteo e terremoti la sua passione da quando aveva 12 anni. Ora fa parte dela progetto per la previsione dei sismi

Simone Ippolito: meteo e terremoti la sua passione da quando aveva 12 anni. Ora fa parte dela progetto per la previsione dei sismi
Simone Ippolito: meteo e terremoti la sua passione
Una piccola stazione meteo a 12 anni, composta da un pluviometro, per misurare la pioggia, l'anemometro per il vento e un sensore di temperatura. Ha iniziato così Simone Ippolito che coltiva l'interesse per il meteo e per tutte le cose che riguardano il nostro pianeta. “Ancora di più la passione è cresciuta quando ho acquistato strumentazioni per osservare più da vicino e di persona questi fenomeni - spiega Simone Ippolito - dai dati meteo e quelli sismici, l'inquinamento, la pioggia e vento e collaboro con l'Arpa Piemonte che si appoggia alle stazioni meteo dei dintorni più sensibili ai dati della zona”.
Ascoltare la terra nei suoi movimenti
Dal 2009 si occupa di rilevazioni sismiche: “Dopo lo sciame sismico che ha colpito l'Abruzzo e la zona di l'Aquila che ho seguito attraverso l'osservatorio meteosismico di Oropa con cui collaboravo già dal 2005, mi sono poi indirizzato sulla strumentazione necessaria per poter ascoltare la terra nei suoi movimenti, cercando di capire come funzionasse un sismografo e come fosse possibile rilevare e captare un'onda sismica proveniente dall'altra parte del mondo; i sismografi sono strumenti che riescono a sentire le vibrazioni e le inclinazioni del terreno al passaggio di una perturbazione meteorologica, anche quando il mare o l'oceano sono in burrasca. In Piemonte le scosse di terremoto strumentali, cioè sentite solo dagli strumenti, la popolazione non le sente e servono per le statistiche, vanno dalle 800 alle 1000”. Partito dalla cantina con un sensore amatoriale, con pazienza e tanta voglia di imparare ha poi ampliato la stazione a due sensori per poter rilevare meglio ogni singolo evento.
Sensori impazziti nel 2011 per il Giappone
“Ricordo l'11 marzo 2011 - racconta Simone - fu una giornata particolare, il Giappone era in ginocchio per il terremoto, i sensori sembravano impazziti: nove ore di stampa su carta, più di 200 scosse superiori al 6° grado Richter, un' evento mai registrato prima”.
Collaborazioni importanti
Ippolito vanta numerose collaborazioni: con l'osservatorio geofisico di Novara grazie al quale ha ampliato la sua rete sismica con un sensore posizionato sulla chiesa di San Michele a Cavaglià e uno in un sotterraneo, che capta le onde lunghe, quelle che viaggiano lentamente e possono fare il giro del pianeta anche più volte in un forte evento; sempre nel 2012 con Novara, inizia il progetto sulla rilevazione sperimentale di gas Radon sulla possibile previsione degli eventi Sismici locali nel raggio di 50 chilometri, esperimento che è tutt'ora in corso e nel 2014 una nuova stazione meteo viene installata a Roppolo per capire il microclima del bacino morenico.
Raggiungimento degli obiettivi
“Sono soddisfatto - conclude Ippolito - ho raggiunto, per la maggior parte, i miei obbiettivi: Cavaglià ha una stazione meteo sismica a disposizione di tutti i cittadini compaesani e non, che collabora a livello nazionale sia per il Meteo ma sopratutto quella sismica”.
Per qualsisasi informazione Simone Ippolito è a disposizione all'indirizzo mail: Simoneippy62@gmail,con, Osservatoriocavaglia@libero.it. Inoltre terrà una serata informativa il 21 dicembre a Tronzano Vercellese.