SALUTE: Biotossine nelle cozze
Ancora un allarme alimentare di una certa gravità

Ancora un allarme alimentare di una certa gravità
Continuano ad arrivare segnalazioni di cibi da cui conviene tenersi alla larga, dopo gli spincai alla Mandragola che in poche ore è diventata una notizia di punta, riflettori puntati su due lotti di cozze con contaminazione da biotossine. Anche in questo caso i pericoli per i consumatori sono elevati anche perché le tossine trovate non si eliminano con la cottura. Ecco dunque gli estremi dell'allerta.
Il Ministero della Salute “comunica che a seguito della segnalazione di riscontro di BIOTOSSINE algali (acido Okadaico) su mitili provenienti dallo stabilimento Euroittica srl, con sede dello stabilimento via Po, 200, 44020 Goro (FE). le Autorità sanitarie hanno attivato il sistema di allerta al fine di adottare le misure di ritiro dei lotti contaminati a tutela della salute pubblica”. “Essendo stata riscontrata la presenza di biotossine marine liposolubili oltre i limiti previsti dalla normativa vigente, a seguito di campionamento eseguito nelle zone di allevamento dei molluschi" – prosegue la nota - il Ministero della salute ha richiesto alla Regione Emilia Romagna la lista di distribuzione dei prodotti provenienti dall’allevamento, per completare le informazioni sulla tracciabilità dei lotti coinvolti e adottare i conseguenti provvedimenti, e di verificare se essi siano stati commercializzati anche da altri centri di spedizione molluschi”. Considerata la gravità del rischio per la salute umana, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”correlata alla presenza dell'acido Okadaico, il Ministero raccomanda di non consumare il prodotto mitili con le seguenti caratteristiche: lotto 132BIS250917 e lotto 1115A in vaschetta da 1 kg.