Rondissone: papà allontanato dai suoi tre figli

Il Tribunale dei minori di Torino ha deciso di sospendere la responsabilità genitoriale.

Rondissone: papà allontanato dai suoi tre figli
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Rondissone: papà allontanato dai suoi tre figli. Il Tribunale dei minori di Torino ha deciso di sospendere la responsabilità genitoriale.

Rondissone: papà allontanato dai suoi tre figli

Due genitori vengono convocati negli uffici del Ciss, il Consorzio Intercomunale Servizi Sociali Chivasso, e gli viene detto di portare anche i loro tre bimbi. Quando entrano nell’ufficio dei servizi sociali con loro non ci sono i piccoli che vengono fatti accomodare in un’altra stanza, come riporta la nuovaperiferia.it, sempre all’interno dello stesso stabile. Da quel momento, il papà non ha più avuto alcun contatto con loro. I tre bambini sono stati condotti in Comunità con la mamma. Tutto questo è successo giovedì 24 ottobre, coinvolgendo una famiglia residente a Rondissone. Il papà distrutto cerca di capire cosa sia successo.

Le parole dell'avvocato

Giorni difficili per questo genitore rappresentato dall’avvocato Davide Balzaretti del foro di Vercelli. E’ il legale, raggiunto telefonicamente, a spiegare la situazione del suo assistito: «Il tribunale dei minori di Torino ha emesso un provvedimento che è stato poi notificato alla famiglia venerdì con il quale si sospende la responsabilità genitoriale, sia del padre che della madre. Il tutto è nato da una segnalazione del Ciss al Pubblico Ministero della Procura dei Minori. E’ proprio la relazione degli assistenti sociali che ha scatenato questa situazione. Nel documento in nostro possesso si parla di problemi endofamiliari non si mette in dubbio il reddito della famiglia. E’ già stata stabilita la data della perizia che si terrà il 10 dicembre e per la quale ci riserviamo di nominare anche un perito di parte».

L’avvocato è chiaro nel suo discorso: «I bambini vivevano in un ambiente casalingo normale: erano seguiti dalla mamma casalinga, frequentavano le scuole. La famiglia, inoltre, ha sempre pagato l’affitto e non è morosa nei confronti di nessun gestore di servizi. Anche la sorella del mio assistito si è dimostrata molto collaborativa per aiutare la famiglia nella gestione delle situazione ed evitare che i bambini vengano definiti adottabili o che vengano assegnati ad una comunità. Con la sorella, infatti, c’è un legame forte. Un legame che l’ha spinta a dichiararsi disponibile ad aiutare il fratello e la cognata».
Questo è un papà distrutto che non riesce a capire come mai gli assistenti sociali si siano scatenati contro di lui. Attraverso il legale, l’uomo spiega: «Sono pronto ad impegnarmi nella collaborazione con i servizi sociali e farmi seguire come in passato. E sono pronto anche a ricevere l’aiuto della mia famiglia qualora ce ne fosse bisogno».
Insomma, un’altra storia che stringe il cuore. Una comunità che prega che quest’uomo possa ancora riabbracciare i tre bimbi che tanto ama e che spera ogni giorno di poter riavere.

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