RISO: L'Italia chiede all'UE l'etichetta obbligatoria
Pronto un decreto del Governo per aiutare il comparto risicolo.

Pronto un decreto del Governo per aiutare il comparto risicolo.
Finalmente una buona notizia per il comparto risicolo. Lo rende noto l'assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero, che ha preso parte al "tavolo" ministeriale in cui è stato definito un decreto, pronto alla firma dei ministri Martina e Calenda, che chiede all’Unione europea di autorizzare per il riso l’etichettatura obbligatoria, sul modello dei prodotti lattiero -caseari, in modo che venga indicato il paese di origine e quello di trasformazione del riso. Nel decreto c’è anche la richiesta all’UE della clausola di salvaguardia per il riso e del contingentamento all’importazione.
“E’ una gran bella notizia - commenta Ferrero - l’etichettatura obbligatoria è lo strumento principale e necessario per valorizzare sul mercato il riso piemontese che, ricordiamo, con circa 8 milioni di quintali di produzione annua, rappresenta oltre il 50% della produzione nazionale”, commenta Ferrero. “Ora il nostro riso è anonimo, sul mercato vale tanto quello prodotto da altri paesi, anche asiatici, e venduto a un prezzo molto più basso. Abbiamo necessità di far riconoscere al consumatore il nostro riso che per qualità, tecniche di coltivazione e prodotti utilizzati è una vera eccellenza. L’etichettatura obbligatoria svolge questa funzione: svela la provenienza del riso, in modo che i consumatori sappiano cosa c’è nella scatola di riso che comprano e possano scegliere autonomamente cosa comprare. L’etichettatura è una richiesta che sosteniamo da tempo e trova anche il consenso unanime del Consiglio regionale che in un ordine del giorno ieri l’ha richiesta espressamente”.