Professione infermiere: vercellesi al congresso nazionale
A Roma importante assise dell'ordine delle Professioni Infermieristiche.

Professione infermiere: vercellesi al congresso nazionale. A Roma importante assise dell'ordine delle Professioni Infermieristiche.
Professione infermiere: vercellesi al congresso nazionale
Dal 5 al 7 marzo si è tenuto a Roma il congresso della Federazione nazionale Opi (Ordine delle professioni infermieristiche), al quale ha preso parte la delegazione vercellese costituita dal presidente provinciale Giulio Zella, da Lorella Fraternali, Monica Bessi, Elisabetta Premoli e Luigina Grossi.
Dibattiti e incontri a più voci, anche sotto forma di talk show, hanno consentito il confronto con rappresentanti delle istituzioni, delle Federazioni professionali sanitarie, delle associazioni di cittadini e malati su temi spinosi e positività della professione infermieristica, sulle risposte attuali e sulla possibilità di incrementarle migliorandole, sulla percezione da parte dei cittadini e malati del servizio di assistenza in ospedale e sul territorio, sulle attese future.
Ai presidenti provinciali di tutta Italia, suddivisi in quattro gruppi, è stato chiesto di sviluppare temi specifici.
Riflessioni del presidente provinciale Zella
«Quello della mia compagine era particolarmente interessante - commenta Giulio Zella - prevedendo l’ipotesi di operare in partnership a favore dei cittadini con altre professioni, non solo sanitarie. Insomma dal congresso sono scaturire aperture promettenti per la nostra categoria».
Al raduno romano ha partecipato anche la ministra Beatrice Lorenzin, sostenendo un vivace faccia a faccia con la presidente Barbara Mangiacavalli.
«A fronte della situazione attuale - riprende Zella - ribadiamo che mancano professionisti in sanità e, in particolare, infermieri: almeno 20mila in ospedale e 30mila per rendere più efficiente l’assistenza sul territorio. La proposta è stata chiara: aumentare rapidamente il rapporto infermieri/pazienti per rispondere all’evoluzione dei bisogni e migliorare l’appropriatezza e la sostenibilità del sistema. Se riusciremo a realizzare almeno il 70% delle proposte scaturite dal congresso e ratificate nella mozione finale - conclude Zella - la professione infermieristica cambierà radicalmente in efficienza e operatività, anche a fronte di una burocrazia più snella e semplificata».
bravi ragazzi!!! facciamo sentire la nostra voce, la voce di operatorisalute non sempre rispettati e trattati come meritiamo