Morto Giovanni Guaita: riscrisse Dante in dialetto

Aveva tradotto la "Divina Commedia" in vercellese, un'opera durata trent'anni.

Morto Giovanni Guaita: riscrisse Dante in dialetto
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Morto Giovanni Guaita: riscrisse Dante in dialetto. Aveva tradotto la "Divina Commedia" in vercellese, un'opera durata trent'anni.

Morto Giovanni Guaita: riscrisse Dante in dialetto

E' mancato all'età di 97 anni lunedì 8 luglio 2019. Era un uomo di grande cultura, originario di Mantova,  amava però profondamente Vercelli, le sue tradizioni e la sua lingua, tanto da portare a termine un'impresa titanica, tradurre (o meglio riscrivere) la Divina Commedia di Dante con l'aiuto di un altro personaggio scomparso, Federico Bavagnoli.

"Giüst a metà dal curs dla nosa vita mi iù truvami spers 'ntin gran bosc; dop ch' iava surtì fora dla via drita..." è l'incipit della "Divina" in vercellese. Guaita era un grande conoscitore delle lingue classiche, di Greco e Latino, ama anche delle lingue moderne e nella sua vita di studi e curiosità aveva anche studiato il sanscrito...

Non ha tradotto solo la "Divina Commedia" in vercellese ma anche testi di Leopardi, Foscolo, Petrarca, Verga, Catullo, Orazio, Saffo.

Era stato insegnante al Liceo Classico e al Magistrale di Vercelli. Vedovo dopo la morte della moglie Maria Antonietta Rabaglio, lascia il figlio Alessandro. Data dei funerali non ancora fissata.

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