Migranti trasferiti, piazza Mazzini sgombrata
Identificazione e tamponi a tempo di record e invio nei Cas.

Nelle foto l'area ora vuota dove erano accampati i migranti.
Quando c'è la volontà le cose si risolvono in fretta, forse a qualcosa saranno anche serviti i media (Leggi: Camping Mazzini: i gazebo della vergogna e la tenda del volontariato), sta di fatto che nella serata di martedì 22 settembre un notevole schieramento di polizia è intervenuto in piazza Mazzini. A tempo di record hanno identificato i migranti ancora presenti (una decina) che subito dopo hanno fatto il tampone e sono stati poi trasferiti in vari Cas anche fuori territorio.
"Ma non si poteva fare da subito?"
La domanda che ci si pone è elementare: "Ma non si poteva fare dal primo giorno, ad agosto?". Siamo dovuti arrivare al punto della figuraccia epocale del Comune di Vercelli, con i suoi ridicoli gazebo. Ora in piazza staziona almeno una pattuglia di forze dell'ordine e l'area dove erano situati i migranti è interdetta.
Il commento di Vercelli Solidale
Da Vercelli Solidale osservano: "Speriamo che questo voglia dire che la prossima volta che arriveranno dei richiedenti asilo le operazioni di identificazione siano altrettanto rapide e non che significhi semplicemente che non devono più venire in piazza Mazzini... perché poi il problema ce lo troveremo uguale da altre parti. Certamente dimostra che quando c'è la volontà di agire le soluzioni si trovano subito".
Dei 21 presenti lunedì mattina ora non ce n'è più nessuno, tutti "accasati" nei centri di accoglienza uno di loro è risultato positivo al Covid.