Migranti: ancora emergenza senza risposta
Sotto la pioggia e al freddo, prosegue lo scandalo umanitario.

Nelle foto alcuni momenti delle peripezie di oggi, venerdì 2 ottobre 2020.
Non c'è nulla da fare, non esiste una soluzione. I pakistani che arrivano a Vercelli dopo la rotta dei Balcani alla ricerca dell'asilo in Italia rimangono in un limbo prima di aver terminato le pratiche di foto segnalazione in Questura. Dopo si aprono per loro i Cas ma, nell'attesa, che può durare ore ma anche giorni, non hanno dove stare. Tra ieri e oggi ne sono arrivati altri 7, pare che la notte l'abbiano trascorsa sulle panchine di Viale Rimembranza. Poi la pioggia, di nuovo, ha complicato, e molto, le cose.
Le peripezie tra Questura e municipio
Li abbiamo trovati malvestiti, infreddoliti e bagnati e anche un po' impauriti. Con loro sempre la presenza di "Vercelli solidale" che li assiste e, meno male, questa mattina quando ha cominciato a piovere erano davanti alla Questura, lato ufficio stranieri, si sono riparati come hanno potuto. Poi i volontari gli hanno rimediato qualcosa da mangiare, ma dove avrebbero potuto andare?
La scelta è ricaduta ancora una volta sui portici del municipio. Qui si sono messi a mangiare, in piedi, poi è arrivata una pattuglia della Polizia Locale che voleva sgombrarli. Consueta trattativa con i volontari di "Vercelli solidale", viene raggiunto un compromesso, possono stare sotto ai portici dall'altra parte della piazza, lato Politiche Sociali, per intenderci.
Sotto la pioggia e affamati
Sono in tutto sette al momento, per strada e col freddo. "Vercelli solidale" sta cercando una sistemazione per la notte e forse 5 di loro saranno identificati, faranno il tampone e poi potranno essere accolti, altri due, se non si trova una soluzione prima, hanno appuntamento non prima del 6 ottobre, cioè martedì prossimo, dove stanno.
Riportiamo una frase amara che abbiamo sentito: "Al freddo, sotto la pioggia e senza cibo... Questo è il modo vercellese per festeggiare i popoli".