Miele: un'annata critica per i produttori

L'importazione ha superato la produzione nazionale.

Miele: un'annata critica per i produttori
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L'importazione ha superato la produzione nazionale.

Annata dura per il miele. In tutta Italia la produzione è stata scarsa, al punto che le importazioni dall’estero hanno superato la produzione nostrana. «Le piogge tra maggio e giugno hanno provocato effetti disastrosi per l’apicoltura, al termine di una primavera che si ricorderà per le anomalie del clima - commentano il presidente e il direttore di Coldiretti Vercelli Biella, Paolo Dellarole e Maria Lucia Benedetti - le precipitazioni hanno avuto ripercussioni negative sulle fioriture, messo in difficoltà le api e fatto crollare la produzione del miele d’acacia» . D’altra parte, ricorda l’associazione provinciale, già a giugno gli apicoltori parlavano, riguardo alla raccolta del miele d’acacia, come di una delle peggiori annate che si ricordano, con un crollo almeno dell’80%. Dalla Bassa vercellese alle baragge, fino ai monti di Biellese e Valsesia, il maltempo ha lasciato "a terra" le api. «Sono oltre 100 i soggetti dediti all’apicoltura nel Vercellese, altrettanti nel Biellese – spiega Coldiretti - si tratta per la maggior parte di hobbisti, con una ventina di imprese professionali che si distinguono nel panorama nazionale per la produzione di miele di qualità, tra cui quelli di castagno, acacia, millefiori, rododendro e altre varietà». Il miele prodotto in Italia, che non ammette coltivazioni ogm, è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria, sostenuta dalla Coldiretti.