Maura, ti rivogliamo... Forte

L'ex sindaca recentemente si è persa in troppe polemicucce inutili.

Maura, ti rivogliamo... Forte
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Maura, ti rivogliamo... Forte. L'ex sindaca recentemente si è persa in troppe polemicucce inutili.

Maura, ti rivogliamo... Forte

Per cinque anni Maura Forte ha guidato la sua amministrazione con la mano salda sul volante, facendo lo slalom tra assessori che se ne andavano con disarmante puntualità e consigli comunali che erano continui calvari. I colpi bassi ricevuti a profusione da quelli della sua stessa area politica non hanno mai scalfito la sua determinazione feroce, men che meno il suo stile misurato. Ha lavorato giorno e notte per cinque anni perdendo sonno e chili con l’unico obiettivo di migliorare la città e per questo verrà ricordata da tanti come un buon sindaco. Negli ultimi sei mesi, però, Maura ha imboccato una strada lontana da quella maestra scegliendo una condotta politica che proprio non le si confà: quella della polemica a oltranza, del martellamento continuo su quisquilie di poco conto che mal si combina con la bravura che ha mostrato in cinque anni di fascia tricolore. Vederla criticare Simion per il caschetto non indossato nel cantiere ha lasciato perplessi (di più - va detto - il teatrino inscenato in risposta dal vice sindaco all’ultimo consiglio); ancor di più l’aver preso parte alla polemica sul guasto alle luminarie natalizie con un post sui social che a leggerlo pare impossibile sia stato scritto da lei. Da Maura Forte. Da quel sindaco capace di tenere testa alle bizze quinquennali di una maggioranza in stato confusionale e di incantare il presidente Mattarella per determinazione e savoir-faire. La stessa amara sensazione si è avuta quando ha pubblicamente criticato Corsaro reo di non aver preso parte alla riunione dei sindaci per il caso Livanova: una polemica in stile “buoni contro cattivi” troppo banale per far parte del suo bagaglio politico. Come pure la recente difesa d’ufficio dei vandali incolpati di aver sabotato le luminarie natalizie: certo le luci si sono guastate per motivi tecnici, ma questi imbecilli che spaccano fioriere, scrivono sui muri, fanno la pipì in strada e camminano sulle auto in sosta non meritano «scudi» dalla politica... Va detto che Maura è stata anche tartassata, qualche volta a casaccio: un esempio lampante è il progetto del parcheggio di via Derna, un capolavoro della sua giunta che è stato pubblicamente massacrato da chi le ha obiettato di aver «sperperato soldi pubblici» per un posteggio «di cui nessuno sentiva il bisogno». Lei non ha risposto preferendo tirare avanti. Scelta giusta che fa pensare che abbia deciso di cambiare rotta. L’epoca del «Cannata vattene» e delle polemicucce sta evaporando: nel 2020 deve iniziare l’opposizione «vera» in consiglio comunale e Maura Forte pare essere l’unico politico con la stoffa e l’esperienza giusta per guidarla.

Daniele Gandolfi

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Commenti
Filippo

vi siete dimenticati dell'impegno nella costruzione della bellissima piscina comunale, 10 corsie, 50 metri, bell impianto...ah no, scusate, quello è il Terdoppio di Novara, touchè

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