Alice Castello

Lutto nella cultura: si è spento l'ex soprintendente Filippo Maria Gambari

Aveva anche partecipato agli studi e alle ricerche su un prezioso cippo funerario ritrovato ad Alice Castello.

Lutto nella cultura: si è spento l'ex soprintendente Filippo Maria Gambari
Pubblicato:
Aggiornato:

Addio a Filippo Maria Gambari: è stato a lungo Soprintendente dei Beni Archeologici del Piemonte. Lo studioso alicese Lodovico Ellena: «Competente e disponibile, amava profondamente la ricerca archeologica».

Addio al dottor Gambari

In questi giorni di lutto per tante persone che ci lasciano anche il mondo della conservazione dei beni storici e archeologici piange un grande protagonista. È morto a 66 anni Filippo Maria Gambari. Era direttore del Museo delle Civiltà all’Eur, l’istituto statale di Roma, ma per anni è stato Soprintendente dei Beni Archeologici del Piemonte. In tale veste, ebbe un ruolo importante nel recupero e valorizzazione di un cippo funerario romano del VI secolo, ritrovato ad Alice Castello e che ora è custodito nella sala consiliare del Comune.

Il cippo

«All’epoca - racconta Lodovico Ellena - ero assessore comunale e venne ritrovato nell’area del castello, dal signor Anselmo Bertolani, un cippo con iscrizioni. Fu proprio il dottor Gambari ad aiutarci nella datazione e nello studio del prezioso reperto. Lo voglio ricordare perché trovai in lui una persona competente e disponibile e che ha aiutato la nostra comunità a riscoprire questo vero tesoro. Quando lo vide per la prima volta era entusiasta, ripeteva: “Bellissimo. Bellissimo”. Una persona che amava profondamente la ricerca archeologica». L’iscrizione sul cippo, riprodotto nella fotografia, recita: «Qui riposa Nebonia, signora piissima e di buon ricordo; visse in pace più o meno 90 anni». Per quei tempi un’età davvero rimarchevole, dettaglio che impreziosisce ancor di più il reperto. «Si tratta - scrive lo stesso Ellena in uno dei suoi tanti libri di storia locale – di un’iscrizione funeraria che trova puntuali confronti nelle iscrizioni funerarie paleocristiane (...) La funzionalità funeraria del cippo è testimoniata, oltre che dal tipo d’iscrizione, anche dalla visibilità della linea di seppellimento, ancora percepibile pochi centimetri al di sotto dell’indicazione numerica XC».

Il ricordo di Dario Gaviglio

La scomparsa di Gambari ha suscitato vasto cordoglio nel mondo culturale italiano. A Vercelli così lo ricorda Dario Gaviglio del Centro Studi Vercellae: «Una notizia che mi addolora profondamente. Con lui abbiamo condiviso trent’anni di battaglie. Eravamo concordi nel cercare di svecchiare un certo approccio all’archeologia, prestando attenzione ai rischi di abusi e bloccando i cantieri quando necessario. Aveva una concezione modernissima dell’archeologia. Uno dei pochissimi funzionari che avevano veramente a cuore il patrimonio storico e archeologico, ci aveva sostenuti nelle nostre battaglie. Lo ricordiamo con affetto e gratitudine».

Seguici sui nostri canali