Liberato lo speleologo colto da malore

I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico sono stati al lavoro per oltre dodici ore.

Liberato lo speleologo colto da malore
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I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico sono stati al lavoro per oltre dodici ore.

È stato riportato in superficie lo speleologo colto da malore nella giornata di venerdì a 200 metri di profondità, nella grotta Caracas, nelle Alpi liguri. Gli operatori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico sono riusciti a portarlo all’esterno nelle prime ore del mattino di sabato.

Una squadra CNSAS di primo soccorso, già presente in zona per presidiare l’evento a cui lo speleologo stava partecipando, al momento dell’allarme si è immediatamente calata  all’interno per valutare le sue condizioni. Intanto una seconda squadra di telefonisti ha approntato una linea di comunicazione dal campo avanzato, all’ingresso della cavità, fino al luogo dove si trovava lo speleologo bloccato.

Un medico del CNSAS abilitato al soccorso in ambiente ostile, aiutato dai colleghi, si è calato, ha raggiunto l’uomo e ne ha stabilizzato le condizioni mediche. Diverse squadre di tecnici soccorritori CNSAS piemontesi e liguri si sono alternate per oltre dodici ore durante le operazioni di recupero, durante le quali lo speleologo è stato continuamente monitorato.

L’uomo, un cinquantenne di Savona, era stato male durante la risalita. Alcuni compagni erano usciti per dare l’allarme, mentre altri erano rimasti ad assisterlo.

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