L'incrocio killer finisce sul tavolo del sindaco

Tra corso Marconi e viale Torricelli: VC Amica interroga

L'incidente di lunedì pomeriggio con due auto semidistrutte (VEDI FOTO SOTTO) è stato solo l'ultimo di una lunga lista. L'incrocio tra corso Marconi e viale Torricelli è pericolosissimo. Due anni fa una macchina proveniente da corso Marconi venne urtata con tale forza che sfondò la cancellata del centro diurno prossimo ai giardini Iqbal Masih. Qual è il problema? Che le vetture che transitano in viale Torricelli provenienti o dirette al sottopassaggio tengono un passo da "tangenziale" e gli scontri diventano sempre un disastro. Mettiamoci poi la scarsa visibilità dovuta anche alle erbacce che anche in quella zona sono inaccettabili ed ecco servito il pericolo.
Della questione si è interessato il gruppo consiliare di Vercelli Amica tramite i propri esponenti Maurizio Randazzo, Enrico Demaria e Stefano Pasquino che hanno presentato un'interrogazione al sindaco. Questo il contenuto

A detta degli abitanti della zona, sono numerosi gli incidenti avvenuti da quando, con l'apertura del sottopasso di viale Torricelli, l'arteria ha fatto registrare un considerevole aumento di traffico. La causa principale della pericolosità di quell'incrocio va probabilmente ricercata nella possibilità che si concede agli automobilisti provenienti da corso Marconi di attraversare l'intera carreggiata di viale Torricelli, per poi  svoltare a sinistra, incrociando due volte il traffico proveniente  sia dalla direzione del sottopasso, sia da quella di Largo Chatillon;

I tre consiglieri interrogano il Sindaco e l'assessore competente  per chiedere: se non ritengano opportuno affidare al Comando dei Vigili urbani, d'intesa con l'Ufficio Tecnico, uno studio accurato per limitare i rischi connessi alla sistemazione attuale di quell'incrocio, obbligando, ad esempio, le vetture, i motociclisti ed i ciclisti in arrivo da corso Marconi a svoltare a destra, per poi risalire verso il rione Isola dalla rotonda di largo Chatillon; oppure che si trovino altre soluzioni tecniche per ovviare all'indubbia  pericolosità dell'incrocio:  da un impianto semaforico ad un'altra rotonda. Il tutto con il rinforzo di segnaletiche orizzontali o/e verticali appropriate.