L'ADDIO A BRUNONI: Duomo gremito per Marco

Si sono svolte nella mattinata di sabato 1° ottobre le esequie del 22enne vercellese morto in un incidente stradale.

L'ADDIO A BRUNONI: Duomo gremito per Marco
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Si sono svolte nella mattinata di sabato 1° ottobre le esequie del 22enne vercellese morto in un incidente stradale.

Una folla commossa ha preso parte al funerale di Marco Brunoni in duomo a Vercelli, presente in forma privata anche l'arcivescovo Marco Arnolfo. Il giovane di 22 anni era morto la scorsa settimana nello schiato della sua Grande Punto in un frontale avvenuto sulla strada da Tronzno e Ronsecco. Impressionante la testimonianza di affetto dei tanti giovani amici del defunto da Vercelli e Fontanetto.

Ecco le impressione della nostra inviata in cattedrale, più ampio servizio nell'uscita del giornale di lunedì 3 ottobre.

Stamattina il Duomo di Vercelli ha accolto una moltitudine di persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Marco Brunoni, il giovane di ventidue anni che, sabato pomeriggio scorso, è morto in un drammatico incidente automobilistico sulla strada provinciale 30 in territorio di Tronzano. La sua morte improvvisa ha lasciato nel dolore e nel lutto più profondo i genitori, i parenti e gli amici, i quali stamani hanno trovato un po’ di conforto nelle parole del sacerdote: “Oggi stiamo celebrando la vita e anche se la realtà del dolore e della disperazione rimangono un mistero, noi cristiani grazie a Dio abbiamo una speranza verso la vita piena. Marco è con il Signore nella pienezza della luce, della serenità e della pace”. Alla fine delle esequie sono stati letti i ricordi commoventi degli amici: “Le parole vengono a mancare e la sofferenza prende il sopravvento. Ricorderò per sempre tutti i bei momenti vissuti insieme e sono sicuro che da lassù mi proteggerai” e ancora “Eri un ragazzo d’oro e gentile, capace di strappare un sorriso anche nei momenti più difficili, grazie a quei tuoi modi divertenti di fare. Ci mancherai tantissimo e siamo certi che questo non è un addio ma un arrivederci. Ciao Grande”.

Federica Mineo

 

 

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