Investimenti milionari nel settore dell'acqua

Nel 2017 sono stati numerosi gli episodi di siccità

Investimenti milionari nel settore dell'acqua
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Investimenti milionari per migliorare le infrastrutture idriche.

Investimenti milionari negli acquedotti

Nel 2017 non sono mancati i momenti di siccità per l’Autorità d’Ambito 2. L'ente si occupa del ciclo idrico integrato per il biellese, vercellese e casalese. In tali momenti la disponibilità di acqua a uso umano è stata limitata per alcune aree e i relativi residenti nel tempo e nella quantità. Episodi che hanno fatto comprendere come, pur risiedendo in un territorio con grandi disponibilità di risorse idriche, non sempre queste siano sufficienti a soddisfare tutti.

Emergenza idrica

L’Ato 2 con altri territori piemontesi per far fonte all’emergenza idrica ha sollecitato un intervento specifico della Regione Piemonte. Da Torino è stato richiesto al Governo lo stato di emergenza in relazione alla crisi di approvvigionamento idrico. Ciò ha portato il Consiglio dei Ministri a stanziare per la fase di prima urgenza 9 milioni e 600 mila euro per l’intero Piemonte.  Sono stati stanziati 250 mila euro per i primi interventi di massima urgenza nell’area dell’Ato2.

Piano acquedotti

Sempre in relazione alla grande necessità di superare le perdite d’acqua nel sistema idrico e migliorare la qualità tecnica degli interventi acquedottistici, l’Ato 2 ha poi fatto richiesta di aderire al Piano Nazionale “acquedotti”. Questo, per circa 35 milioni di euro, rappresenta gli interventi previsti per i prossimi 5 anni. Infine è di questi giorni il riconoscimento di finanziamenti derivanti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per circa 2 milioni e 300 mila euro. Sono da destinare a opere per il miglioramento della qualità delle acque. Esse permetteranno ai gestori del servizio idrico integrato dell’ATO2 di poter investire per i prossimi 5 anni circa 5 milioni di euro.

Commenti
Johannes

L'emergenza idrica è il prodotto della liberalizzazione. i privati quali Atena/Iren inseguono il puro profitto, con risultati disastrosi per i cittadini. Il servizio idrico deve tornare sotto il controllo dei comuni.

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