Vercelli

I migranti sotto la pioggia chiedono aiuto al sindaco

Dovrebbe arrivare una tenda per dare loro riparo.

I migranti sotto la pioggia chiedono aiuto al sindaco
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I richiedenti asilo in Questura e in municipio, nel rigoroso rispetto del distanziamento.

In Questura

Stamattina, lunedì 21 settembre 2020, gran parte degli attuali 21 richiedenti asilo campeggiati in piazza Mazzini, si sono recati davanti alla Questura di Vercelli, sotto la pioggia, chiedendo in modo molto cortese, con mascherina e distanziamento se potevano identificarli subito in modo da potersi poi togliere dalla strada. Tutti sono tutti senza tampone, perché finora solo 4 lo hanno fatto con esito negativo e stanno separati da quelli non ancora testati. L'ufficio competente sarebbe chiuso il lunedì, ma c'è un funzionario di polizia che ha preso a cuore la cosa e sta facendo tutto il possibile.

In municipio

Insieme ai volontari di Vercelli Solidale si sono poi recati in municipio, salendo, sempre con mascherina e distanziamento, fin davanti alla porta della sala consiliare. Il sindaco Andrea Corsaro - riferiscono da Vercelli Solidale - è uscito e ha parlato con i volontari, ricordando che la via più corretta era l'identificazione e il tampone. Cortesemente è stato fatto notare che pioveva, e che dovrebbe piovere anche nei prossimi giorni. A questo punto il sindaco ha detto che avrebbe provveduto a far consegnare una tenda da mettere davanti alla Questura chiedendo però che il montaggio fosse fatto a cura dei volontari. Al momento, ore 11, non è ancora noto che tipo di tenda e che intervento verrà effettuato.

Aggiornamento alle ore 15,30

Prima i numeri, stamane erano 21 i richiedenti asilo in attesa, 4 avevano già fatto il tampone Covid-19, negativo. Questi sono poi stati trasferiti a Costamzama. Nel frattempo per 6 dei 17 che si erano recati in municipio hanno effettuato a loro volta il tampone e sono poi stati inviati a Crescentino.

Ne rimangono pertanto 11 al momento, ma si tratta di numeri molto variabili perché è sempre possibile che ne arrivino altri. Per cui questi sono i numeri alle 15,30 di lunedì 21 settembre 2020.

La situazione

Al momento non è stato portato nessun riparo, si parla di una tenda promessa dal sindaco. Intanto il meteo parla per i prossimi giorni di pioggia quasi costamte.

Si rimane allibiti di fronte al fatto che nonostante la mobilitazione di Vercelli Solidale, gli articoli che vengono pubblicati, e la necessità concreta di queste persone, che sono richiedenti asilo perché fuggono da luoghi in cui i diritti umani sono sconosciuti. Ben poco per non dire nulla si sia fatto. Un gran rimpallo fra istituzioni. Sarà vero che queste paradossali situazioni andrebbero risolte a livello centrale con disposizioni governative adeguate, ma quando hai queste persone, che arrivano e restano per giorni senza tampone, pur provenendo dagli stessi Paesi dai quali un turista italiano tornando, deve effettuare il test, che differenza fa se aspettano all'adiaccio oppure in una tendopoli regolare della protezione civile, in un immobile recuperato? E poi non c'è modo di effettuare prima i tamponi e poi la fotosegnalazione?

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