EUREX: Nuovi dettagli in un comunicato dei 5 stelle
I pentastellati bacchettano Sogin per il ritardo e parlano di sversamenti di liquido nella Dora, mentre i comunicari ufficiali del gestore, della Prefettura e dell'Ispra escludono contaminazione all'esterno dell'impianto.
I pentastellati bacchettano Sogin per il ritardo e parlano di sversamenti di liquido nella Dora, mentre i comunicari ufficiali del gestore, della Prefettura e dell'Ispra escludono contaminazione all'esterno dell'impianto.
Nella mattinata di giovedì 6 luglio, presso l’impianto nucleare EUREX di Saluggia gestito da Sogin, si è tenuta una riunione alla quale hanno partecipato il Prefetto di Vercelli, il Sindaco di Saluggia, il Vicario della Questura di Vercelli, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, ispettori dell’ISPRA e funzionari di ARPA Piemonte. "Durante la riunione - si legge in una nota - è stato esaminato l’evento occorso in data 3 luglio ed è emerso che l’anomalia è risultata limitata e confinata all’interno dell’impianto e non sono emersi profili di criticità per la popolazione e l’ambiente. Gli organi tecnici ISPRA e ARPA Piemonte eseguiranno ulteriori approfondimenti al fine di mantenere sotto controllo l’area interessata dall’evento".
Questo quanto scrive l'Ispra sul proprio sito: "Il liquido è stato prontamente rimosso ed analizzato e la tubazione è stata riparata ripristinando così la funzionalità impiantistica. Sono in corso ulteriori indagini mirate alla verifica di eventuali fuoriuscite di liquido dal fondo del pozzetto, tramite campionamento del terreno e di acqua dal piezometro più vicino. Le prime misure hanno confermato che i livelli di contaminazione del liquido sono compatibili con la formula di scarico, verso l’ambiente esterno, prevista dal corpo prescrittivo dell’impianto. Il Centro Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione dell’ISPRA ha disposto un accesso ispettivo presso l’Impianto EUREX, attualmente in corso,, al fine acquisire ulteriori informazioni in merito all’evento. Per l’occasione si è preso contatto con ARPA Piemonte al fine di effettuare campionamenti su matrici ambientali".
Non ci sarebbe dunque nessun pericolo, e non ci sarebbe mai stato. Ma se ne saprà di più prossimamente.
I Cinque Stelle, però, non aspettano gli esiti dei rilievi di Arpa e danno delle indicazioni in parte discordi da quelle ufficialmentre rese note. Ecco il testo dell'onorevole pentastellato diffuso alla stampa.
“Lunedì si è verificato un incidente presso l’impianto nucleare Eurex di Saluggia, ma soltanto stamani – giovedì 06 luglio – sarà effettuato un sopralluogo per fugare ogni dubbio di contaminazione ambientale. La società di Stato che gestisce il nucleare in Italia (e che manteniamo con parte della nostra bolletta elettrica) sostiene - senza pubblicare chiaramente alcun dato - che lo sversamento di 60 litri di liquido non meglio identificato nella Dora non contengano alcuna traccia di radioattività. Quali sono i motivi di questo incredibile ritardo? Perché non esistono dati pubblici e comprensibili alla cittadinanza sulla natura del liquido trovato in quel vecchio pozzetto, risalente tra l’altro a 40 anni fa? Da quanto non veniva controllato? C’è modo di capire quando e perché la condotta si sia fessurata? Come cittadini siamo stufi di questo modo di operare caratterizzato da ritardi e presappochismo. L’impianto nucleare Eurex, circondato per tre lati dall'acqua, è posizionato in un luogo delicatissimo, tanto che nel 2000 a causa dell’alluvione si è sfiorata una catastrofe nucleare. La costruzione stessa ha più volte rivelato carenze gravi come quando nel 2012 si scoprirono due fessure nella vasca di stoccaggio WP179, tra l’altro anche questa vecchia di mezzo secolo e non concepita per ospitare scorie nucleari”.
Così il deputato Mirko Busto, assieme ai parlamentari M5S piemontesi.
I consiglieri regionali Gianpaolo Andrissi e Giorgio Bertola aggiungono: “In Regione Piemonte abbiamo già chiesto all’assessore all’Ambiente Valmaggia di informare quanto prima riguardo l’esito dei controlli effettuati da Arpa. Su un fatto di questa gravità pretendiamo massima chiarezza e tempestività nelle comunicazioni”.
Busto annuncia: “Interverrò su questa incredibile situazione chiedendo tutti i dati disponibili al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e appena possibile farò una nuova ispezione all’interno dell’impianto Eurex, dopo quella del 2013 con alcuni colleghi parlamentari. Nel frattempo invito tutti i cittadini a documentarsi sugli imperdonabili ritardi sullo smantellamento nucleare: non esiste ancora un deposito nazionale unico per le scorie a bassa e media intensità, non esiste nemmeno la carta Cnapi che individua i siti per la realizzazione dello stesso, il programma nucleare nazionale dopo anni è solo abbozzato e l’ente Isin che dovrebbe vigilare sullo smantellamento stenta a partire. A Saluggia vive un mostro addormentato, se dovesse svegliarsi la nostra comunità sarebbe spazzata via in poche ore. Si tratta di un’emergenza costante e silenziosa: in ogni caso queste strutture – anche senza incidenti – generano una dose efficace media per ogni singolo cittadino (misurabile in microsievert per anno) che è piccola ma non è nulla (qui il grafico Arpa: http://www.arpa.piemonte.gov.it/approfondimenti/temi-ambientali/radioattivita/siti-nucleari/saluggia)”.
In merito alla questione abbiamo chiesto anche un commento a Gian Piero Godio, presidente di Legambiente Vercelli e profondo conoscitore dell'argomento: "Al di là dell'episodio in sé - dovrebbe preoccupare il fatto che non si tratta del primo episodio... se si lavorasse con la giusta attenzione cose del genere non potrebbero avvenire e fanno comunque pensare che non tutto sia sotto controllo ed è quasta la considerazione più inquietante. Non è una perdita dei rifiuti liquidi ad alta radioattività che sarebbe inammissibile, però ogni volta che un liquido se ne va in giro c'è sempre la possibilità che inquini il terreno. Come accadde qualche anno fa per le perdite della piscina... e l'inquinamento di un pozzo che serviva per l'irrigazione e l'abbeveramento degli animali".