Dramma Ifi, i lavoratori: "Sulla strada dopo anni di lavoro"

Per l'azienda di Santhià è stato decretato il fallimento.

Dramma Ifi, i lavoratori: "Sulla strada dopo anni di lavoro"
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Dramma Ifi di Santhià: l'azienda è fallita

Dramma Ifi

Lunedì scorso la Ifi di Santhià, azienda del settore ferroviario con 100 anni di storia, è stata decretata fallita dal Tribunale di Vercelli: il procuratore fallimentare ha fatto uscire poco alla volta tutti i dipendenti che, di fatto, si avviano al licenziamento. «Ci siamo sentiti come se fossimo dei delinquenti- dicono alcuni lavoratori fuori dall'azienda- ci hanno messo su una strada dopo anni di lavoro». «Lo so che non dovrei - spiega il lavoratore Ifi Alessandro Ferrero – ma coltivo dentro di me l'utopistica speranza che la situazione possa cambiare. Sento un profondo senso di tristezza, amarezza e smarrimento che mi attanaglia durante queste giornate, le sensazioni di una persona che sente di aver perso una parte di se stesso. E dire che i treni neanche mi piacevano. A differenza della maggior parte dei bambini, non ci giocavo e negli anni a seguire le carrozze erano per me quello che sono per la maggior parte delle persone, un mezzo di trasporto come un altro. Ironia della sorte... Quando entrai in azienda, circa vent'anni fa, ero solo un ragazzo estroverso e un po' ribelle che muoveva i primi passi nel difficile mondo lavorativo. Trovai subito sorrisi, disponibilità, competenza e persone disposte ad aiutarmi, tutte situazioni non scontate in un posto di lavoro. Ora, con un bagaglio di esperienza ventennale, posso affermare che, oltre all'effettiva necessità che abbiamo tutti di portare a casa uno stipendio, sì, ci si può emozionare per il proprio lavoro. E in questi ultimi mesi, da quando l'azienda aveva riaperto a seguito richiesta di concordato, quest'emozione è cresciuta ancor di più. Vi è stata una riduzione di organico. Mi preme sottolineare che nonostante le moltissime difficoltà, con il supporto dei clienti, abbiamo riattivato le commesse e ripreso le attività, garantendo le consegne delle carrozze nelle tempistiche previste. Un piccolo “miracolo”, riuscito grazie all'enorme sacrificio delle persone, unito alla passione e alla professionalità ancora ben presenti tra quelle storiche mura. Per chi stava dando tutto quello che poteva, sentirsi ordinare senza preavviso l'immediato abbandono del proprio posto di lavoro ed assistere alla chiusura e al fermo aziendale è stato un colpo al cuore. Ringrazio tutti i colleghi che ci hanno creduto insieme a me».

L'incontro

Nonostante la tremenda doccia fredda si sta ancora cercando una soluzione per i lavoratori e per il futuro dell'Ifi e in questo senso la Fiom Cgil Vercelli Valsesia ha indetto un’assemblea pubblica prevista stasera, lunedì 29 luglio, alle 18 nel salone comunale di Santhià, ospiti del sindaco Angelo Cappuccio: «Nell'occasione- spiega il segretario Ivan Terranova - spiegheremo cosa è successo: l’invito a partecipare è rivolto alle istituzioni e a chiunque possa fare qualcosa di concreto per i lavoratori di un’azienda che sono stati “buttati” brutalmente su una strada». L’attesa è molta perché si spera di capire non solo il perché della decisione per il Fallimento da parte del Tribunale, senza dare ulteriori possibilità ai lavoratori, ma anche cosa si potrà ancora fare per evitare una tragedia sociale in città. La Cgil, ricorda anche che «La nostra richiesta di incontro al MISE non ha mai avuto risposta: nei fatti, i lavoratori sono stati abbandonati da questo Paese, perché a poco servono i tanti proclami pubblicati sui giornali se, a questi, non seguono fatti».

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