Palazzolo Vercellese

Da Palazzolo a Tenerife sull'onda della musica

Luca Pigino vive da dieci anni sull'isola spagnola.

Da Palazzolo a Tenerife sull'onda della musica
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Luca Pigino è volato ormai dieci anni fa sull'isola spagnola, dove lavora come musicista.

Il cambiamento

È il sogno di tanti italiani, stabilirsi in un’isola e godersi il mare. Luca Pigino, palazzolese, ha coronato il suo sogno e da 10 anni si trova nell’isola di Tenerife. Luca ha 37 anni ed è partito per l’isola spagnola nel 2010, dopo aver lavorato e studiato in Italia. La sua grande passione è la musica. Ha suonato e suona tutt'ora la batteria in alcuni gruppi che propongono diversi generi musicali.

Quali studi hai fatto?

«Ho conseguito il diploma di Odontotecnico, dopo 5 anni di studi e poi ho provato con l’Università. Mi sono iscritto al Dams (Disciplina delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) di Torino e ho frequentato 2 anni e mezzo le lezioni. Poi ho lavorato».

Prima sei stato sempre in Italia o hai fatto altre esperienze?

«Prima di raggiungere l’isola, ho vissuto per qualche mese a Barcellona e un mese a Madrid. Poi, nel 2010 a Tenerife».

Come sono stati i primi tempi?

«Ho iniziato lavorando come odontotecnico e, nello stesso tempo a propormi come musicista. Poi, poco per volta, sono riuscito a trasformare la musica nella mia prima occupazione. Qui a Tenerife, ho trovato amici a cui voglio bene, però è molto dura stare così tanto tempo lontano dalla mia famiglia».

In questo periodo suoni in un gruppo?

«Suono la batteria in una band che propone brani musicali di vario genere, dal reggae al jazz. Ho suonato in diversi gruppi, mi adatto bene alle esigenze».

L’emergenza Covid-19, che ci dici della Spagna?

«Certo, l’emergenza si è fatta sentire anche qui e non si capisce ancora come andrà a finire».

Come è stato il periodo di lockdown in Spagna?

«La quarantena è stata come in Italia. Più o meno con le stesse tempistiche. La situazione è molto strana, ma ora c’è un principio di ripresa, qui a Tenerife, la si percepisce. Speriamo che le persone siano rispettose delle disposizioni anti covid-19 e che le autorità non debbano chiudere nuovamente».

Come hai vissuto questo periodo?

«Personalmente, l’ho vissuto abbastanza male. Per lungo tempo senza lavoro e senza aiuti. Però per mia indole cerco sempre di pensare positivo».

Hai sogni nel cassetto?

«Il mio sogno è suonare per vivere e stare il più sereno possibile. Vedremo, nei prossimi mesi se cambiare di nuovo, andare in un’altra città, o rimanere qui ancora per un po’ di tempo».

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