CRONACA: rocambolesco inseguimento della Polizia

Un cinese è scappato a un controllo su na Fiat 500 rubata ed è stato inseguito dalla Polizia, riuscendo a sfuggire e identificato in un secondo momento. E' accusato di ricettazione per l'auto risultata rubata a Milano

CRONACA: rocambolesco inseguimento della Polizia
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Un cinese è scappato a un controllo su na Fiat 500 rubata ed è stato inseguito dalla Polizia, riuscendo a sfuggire e identificato in un secondo momento. E' accusato di ricettazione per l'auto risultata rubata a Milano

La Polizia di Stato, lo scorso 3 novembre scorso ha segnalato all’Autorità giudiziaria un cittadino cinese, regolarmente soggiornante sul territorio, responsabile di resistenza e ricettazione di un’automobile rubata a Milano, nel giugno scorso, ai danni di una società di noleggio autovetture.
Questi i fatti: nel tardo pomeriggio del 2 novembre, una pattuglia della Sezione Antidroga della Squadra mobile di Vercelli, mentre svolgeva un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, alle ore 18:40 circa, transitando in una via del centro, notava uscire dal cortile posteriore di un palazzo, una Fiat 500 di colore rosso. La macchina destava dei sospetti e quindi la pattuglia decideva di porsi a tergo dell’autovettura, per controllare il conducente. Nel frattempo gli agenti comunicavano la targa del mezzo alla centrale operativa, per un controllo preliminare.
Dopo pochi secondi, l’esito: l’autovettura era stata rubata a Milano, ai danni di una ditta di noleggio auto. Atteso ciò, gli operatori, in attesa di un equipaggio della Squadra Volante in supporto, tallonavano il veicolo, cercando di non perderla di vista, dato il notevole traffico.
Nella circostanza, il guidatore, probabilmente accortosi della presenza di poliziotti, ad un certo punto, accelerava, effettuando alcuni sorpassi azzardati. Gli operatori, notando ciò, seguivano la 500, con lampeggiante e sirene accese, cominciando un pericoloso inseguimento, in quanto il sospetto guidava in modo temerario.
Durante queste concitate fasi, una volta giunti all’impianto semaforico di Via Torino - intersezione con Via Sabotino - la pattuglia affiancava l’autovettura Fiat 500 e uno degli operatori, intimava al conducente di fermarsi, tramite la paletta segnaletica in dotazione alla Polizia di Stato.
Per tutta risposta l’individuo, di chiare origini cinesi, compiva una manovra elusiva, sorpassando sul lato destro l’autovettura che lo precedeva e quindi attraversando l’intersezione stradale, con tanto di semaforo rosso, creando un serio pericolo per la circolazione, e riuscendo ad indirizzarsi velocemente in Via Torino, verso il centro commerciale “Carrefour”. I poliziotti, con la sirena accesa ed il lampeggiante in funzione, oltrepassavano l'incrocio all’inseguimento della Fiat 500 che in quel momento si trovava ad una ventina di metri di distanza.
Il ragazzo cinese, per cercare scampo, si dirigeva nel piazzale del distributore di carburante “Erg” poco distante, accedendovi contromano e abbandonando la vettura, fuggendo a piedi in direzione di Via Bertinetti.
Giungevano, intanto, due equipaggi della Squadra Volante della Polizia di Stato, che effettuavano le ricerche con esito negativo, mentre gli operatori della squadra mobile procedevano a recuperare la Fiat 500 che aveva le chiavi d’accensione inserite nel cruscotto.
L’automezzo in questione, una volta in Questura, veniva ispezionato con cura al fine di rinvenire elementi o tracce utili per il rintraccio del ragazzo cinese.
All’interno, non vi era alcun elemento utile per le indagini se non il telecomando con la chiave d’accensione, a cui era apposto un mazzo di chiavi. Tuttavia, presupponendo che il giovane alla guida dell’autovettura abitasse nella palazzina da dove era uscita la Fiat 500, gli operatori, il giorno successivo, si recavano sul posto e, acquisendo informazioni da alcuni residenti, emergeva che al secondo piano dello stabile, abitava una famiglia cinese, composta da due coniugi e due figli, che si spostavano abitualmente a bordo di un’autovettura Fiat 500 di colore rosso.
In virtù di ciò, i poliziotti si recavano all'alloggio della famiglia ma non riscontravano la presenza all’interno di alcuna persona.
Tornati in ufficio gli operatori effettuavano indagini per giungere alla completa identificazione del fuggitivo e tramite anche la fotografia apposta sul permesso di soggiorno si riconosceva in pieno il soggetto che il giorno prima si era dato alla fuga, classe 77, residente a Vercelli, con precedenti per reati contro la persona. Dopodiché i poliziotti della Squadra Mobile, non riuscendo a contattarlo, tramite la moglie, gli facevano arrivare la notizia che era ricercato.
Così, spontaneamente, nel pomeriggio, anche con la famiglia, si presentava negli uffici di via San Cristoforo, e veniva indagato in stato di libertà in ordine ai reati di ricettazione e di resistenza. L’autovettura è stata restituita alla ditta milanese derubata.

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