Cozze a rischio diarrea ritirate in tutta Italia
Possono causare forti dolori, evitare di consumare molluschi non certificati.

Cozze a rischio diarrea ritirate in tutta Italia. Possono causare forti dolori, evitare di consumare molluschi non certificati.
Cozze a rischio diarrea ritirate in tutta Italia
Ancora le cozze nel mirino delle autorità sanitarie italiane ed europee. Cozze fresche vendute in tutta Italia. Il Ministero della Salute ha avvisato il 24 settembre il Rasff (sistema di allerta alimentare europeo) e disposto il ritiro anche nel nostro Paese.
La comunicazione si riferisce a un allarme per Sindrome diarroica da molluschi bivalvi, intossicazione alimentare dovuta a l’ingestione di molluschi con alti livelli di acido okadaico (> 320 µg / kg - ppb).
Il ritiro è scattato dopo un controllo effettuato sul mercato il 9 settembre 2019. L’allerta sembra riguardare tutto il territorio nazionale da Nord a Sud in quanto le cozze contaminate sarebbero già state messe nel mercato.
Effetti violenti dopo mezz'ora dall'ingestione
La sindrome o intossicazione diarroica da molluschi bivalvi (nota anche con l'acronimo DSP, dall'inglese Diarrhetic shellfish poisoning) è una dei quattro tipi conosciuti di avvelenamento umano da molluschi bivalvi. I sintomi insorgono già mezz'ora dopo l'ingestione dei molluschi infetti e tendono a perdurare in media per un giorno circa.
La sindrome si manifesta con diarrea intensa e violenti dolori addominali. Talvolta sono presenti anche nausea e vomito. La tossina responsabile dei sintomi è l'acido okadaico, che inibisce l'attività delle fosfatasi a livello degli enterociti. Ciò incrementa la permeabilità di tali cellule, causando una forte e profusa diarrea, associata ad un rischio elevato di disidratazione.
Non può avere conseguenze gravi ma è ovviamente un disturbo notevole.
"Se non siete sicuri rivolgetevi alle Asl"
"Il ritiro delle cozze contaminate - sottolinea Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti" che ha rilanciato l'allarme - è già stato avviato in tutta Italia: si tratta di una misura cautelare a tutela della salute dei consumatori. Il Sistema di allerta invita ad informare le autorità e a tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale. Il rischio è che i mitili interessati dal richiamo possano esser commercializzati al di fuori dei canali legali, mettendo a grave rischio la salute dei consumatori. Mentre i molluschi acquistati esclusivamente attraverso "canali autorizzati all’interno di sacchetti con etichette che ne riportano la provenienza, possono essere acquistati in sicurezza".