Coronavirus: nuove disposizioni di Governo, Regione e Comune

La Regione Piemonte frena sulla riapertura delle scuole, perché demanda una decisione definitiva a martedì 2 marzo.

Coronavirus: nuove disposizioni di Governo, Regione e Comune
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Nella foto il Premier Conte mentre firma il nuovo decreto.

Cerchiamo di puntualizzare la situazione attuale che presenta alcune variazioni rispetto a quanto annunciato in precedenza.

Musei, palestre, eventi, si riparte?

Nel testo del DCM firmato il 1° marzo dal presidente del Consiglio non è esplicitato, nel capitolo dedicato al al territorio nazionale e quindi anche al Piemonte, se possono tornare a svolgersi eventi e iniziative e se i musei possano o meno riaprire. Si intende che sia così, in quanto invece nella zona rossa è ancora VIETATO, e poi si dice che le disposizioni precedenti, nel resto d'Italia, sono revocate.

Per cui parrebbe che il divieto di manifestazioni e la chiusura di Musei e Biblioteche e centri sportivi sia effettivamente caduto. Ma non sono ancora esplicitati i comportamenti da tenere. Si potrebbe entrare in un museo o visitare una mostra purché le persone si tengano a due metri le une dalle altre, idem per altre forme di attività, questo era stato scritto dai vari media nei giorni scorsi, ma il dubbio rimane per eventi con ammassamenti di persone, come grandi concerti, che in teoria non dovrebbero potersi svolgere.

Tra le disposizioni per tutto il territorio nazionale c'è anche l'indicazione per l'accesso ai luoghi pubblici. "Nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani".

(QUI IL TESTO DEL DECRETO).

La scuola riapre o no?

La risposta è ni... La cosa era data per certa alla vigilia però nella serata di domenica 1° marzo la Regione Piemonte ha prorogato la chiusura delle scuole nei giorni 2 e 3 marzo. Specificando che in questi due giorni si effettuerà la disinfezione degli edifici scolastici e poi, martedì 3 marzo, si deciderà se riaprire o meno. Nei giorni 2 e 3 marzo nelle scuole opererà solo il personale Ata e amministrativo. La certezza del rientro a scuola si avrà quindi solo domani, martedì 3 marzo 2020,

Ecco l'informativa pubblicata sul sito dell'Ente

Nel corso di una conferenza stampa il presidente della Regione ha confermato che l’attività delle scuole di ogni ordine e grado, dei servizi educativi dell’infanzia, della formazione superiore e dei corsi professionali è sospesa almeno fino a martedì (in questi due giorni verrà effettuata un’azione di igienizzazione straordinaria) ed ha comunicato che, sulla base del parere tecnico e scientifico dell’Istituto superiore di sanità sull’evoluzione del contagio, martedì si valuterà se riaprire completamente le scuole piemontesi mercoledì o se prorogare la sospensione dell’attività didattica a tutela della salute degli studenti e del personale scolastico. Questa linea di maggior prudenza è stata adottata alla luce soprattutto della vicinanza con la Lombardia, la zona più colpita in Italia dal Coronavirus, con la quale c’è uno scambio di docenti e studenti significativo, e dalla necessità di contestualizzare ogni valutazione anche su questo aspetto. Il decreto del presidente del Consiglio consente invece la possibilità di riaprire le scuole già domani in quanto il Piemonte non è stato incluso tra le aree per le quali sono state previste misure più restrittive.

Il presidente ha quindi emanato un’ordinanza con la quale, in autonomia rispetto alle disposizioni del Governo ma comunque di concerto con il ministro della Sanità:

- ordina per i giorni 2 e 3 marzo 2020 la sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali (ivi compresi i tirocini), master, università per anziani, con esclusione degli specializzandi nelle discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a distanza;

- dispone di eseguire nei suddetti giorni, in tutti gli edifici adibiti alle attività didattiche ed educative, le misure di igienizzazione;

- demanda a successivo provvedimento le disposizioni in merito alla ripresa delle attività didattiche ed educative.

L'ordinanza del Comune di Vercelli

Si comunica che in conformità alle misure disposte dal D.P.C.M. 1 marzo 2020 e dall’Ordinanza n. 24 del 1.3.2020 del Presidente della Regione Piemonte, presso il territorio comunale di Vercelli sono cessate le misure di cui ai D.P.C.M. del 23.2 e del 25.2.2020 e, quindi, sono attivi tutti i servizi (Si intende quindi anche la Biblioteca Civica).

Mentre, sono sospese le attività relative ai Servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali (ivi compresi i tirocini, master università per anziani, con esclusione delle specializzazioni nelle discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a distanza fino al giorno di martedì 3 marzo p.v. compreso; mentre, riprende la propria attività il personale ATA e amministrativo a far data dal 2 marzo 2020.

Si invita, in adempimento ai provvedimenti sopra richiamati, ad esporre, negli ambienti aperti al pubblico e presso gli esercizi commerciali, le seguenti misure igieniche di prevenzione:

a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
c) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
d) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
e) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
f) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
g) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.

E’ fatto obbligo a chiunque abbia fatto ingresso in Italia, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del D.P.C.M. 1.3.2020, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato o abbia sostato nei Comuni di cui all’allegato 1 del D.P.C.M. 1.3.2020, di comunicare tale circostanza al proprio Medico di medicina generale ovvero al Pediatra di libera scelta; in mancanza, la comunicazione deve essere fatta ai Servizi di Sanità Pubblica territorialmente competenti.

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