Iniziativa Asl

Coronavirus: l'Asl consegna tablet ai pazienti in contumacia

Quindici dispositivi con tanto di sim per alleviare l'isolamento dei pazienti.

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Nella foto di copertina da sinistra: Giovanni Di Bonito, Pietro Presti, Chiara Serpieri e Germano Giordano durante la consegna dei tablet. 

 

Nel pomeriggio di venerdì 3 aprile 2020 il Direttore Generale dell'Asl Vc Chiara Serpieri insieme al Coordinatore Straordinario Pietro Presti, Giovanni Di Bonito e il dottor Germano Giordano hanno consegnato i tablet ai pazienti in "contumacia" che si trovano ricoverati presso la sede della residenza universitaria di via Quintino Sella a Vercelli. Si tratta di dimessi dall’ospedale, perché asintomatici, ma ancora positivi al coronavirus e quindi destinati ad un periodo di contumacia che non possono svolgere per vari motivi al proprio domicilio.

Si tratta di 15 dispositivi di proprietà Asl adibiti all'uso ludico e/o di comunicazione, perché dotati di Sim. Un ausilio indispensabile per poter restare connessi e potere anche effettuare video chiamate ai propri cari. La sede di Via Quintino Sella è dotata di copertura wi-fi e ad ogni tablet sarà legata un’utenza per potersi collegare in autonomia.

L'intervento di Chiara Serpieri

L'intervento di Chiara Serpieri.

“Siamo convinti – ha detto il Direttore Generale dell’Asl di Vercelli Chiara Serpieri – di quanto sia importante supportare i nostri pazienti con tutti gli accorgimenti che servono. Non solo sul piano organizzativo, ma anche pratico. Grazie alla sinergia con l’EDISU e l’Università del Piemonte Orientale siamo riusciti a creare in questo luogo uno spazio di protezione dedicato. È, dunque, giusto che chi si trova a vivere questo periodo di ulteriore quarantena in tale luogo possa farlo con tutti i confort possibili”.

Il "debutto" di Pietro Presti

“La tecnologia rappresenta per la sanità uno strumento indispensabile sottolinea il Coordinatore Straordinario Pietro Presti. Lo è per abbattere le barriere, per semplificare i percorsi organizzativi, in molti casi – grazie alla telemedicina - per far diagnosi e monitoraggio con tempestività a distanza. In tale circostanza si tratta di una tecnologia semplice, ma che in epoca di coronavirus – lo dimostrano le cronache quotidiane - costituisce una finestra privilegiata per affacciarsi, seppúr in modo virtuale, sul mondo esterno. Un primo tassello, nell’ambito delle attività e accorgimenti che adotteremo sul territorio per rendere i servizi dedicati ai pazienti sempre più funzionali alle loro esigenze”.

La soddisfazione di Stecco

“Sono molto lieto – ha sottolineato Alessandro Stecco, presidente della Commissione Sanità - per la rapidità con cui la Direzione dell’ASL VC e il Coordinatore straordinario ad acta si sono attivati per fare in modo che le persone al momento presenti in questa struttura potessero avere a loro disposizione uno strumento di comunicazione diretto con l’esterno. Avevo colto questa necessità leggendo la lettera di una paziente su un bisettimanale e mi sono messo subito in contatto con il dott. Presti e la Direzione ASL per trovare una soluzione. Comprendo quanto possa essere difficile per chi vive in prima persona tale situazione trovarsi lontano dai propri cari, ma di certo questa soluzione adottata a Vercelli – grazie alla collaborazione dell’EDISU- è la migliore per far sì, una volta completata la guarigione, che si possa poi rientrare al proprio domicilio in sicurezza per se stessi e per la propria famiglia”.

L'ingresso della residenza universitaria di via Quintino Sella.

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