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Coronavirus: i consigli della Croce Rossa

Coronavirus: i consigli della Croce Rossa
Cronaca Vercelli e dintorni, 04 Febbraio 2020 ore 15:11

Coronavirus: i consigli della Croce Rossa

Il 9 gennaio 2020 è stato identificato un nuovo virus della classe dei Coronavirus, a Wuhan, in Cina, responsabile di un’infezione respiratoria caratterizzata da febbre (>38°C), tosse e difficoltà respiratorie (dispnea) che può dare complicazioni con una mortalità poco superiore ad una normale influenza. In Italia, il Ministero della Salute, in collaborazione anche con la Croce Rossa sta implementando una serie di iniziative volte ad evitare il diffondersi dell’infezione nel nostro paese. L'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda l’applicazione di adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie in particolare, tra cui:
- Lavare frequentemente le mani strofinandole bene usando soluzioni alcoliche o acqua e sapone;
- Coprire con il gomito flesso o con un fazzoletto di carta la bocca e il naso quando si starnutisce o si tossisce;
- Evitare contatti ravvicinati con chiunque abbia febbre alta e tosse;
- Evitare il consumo di carne e prodotti animali crudi o poco cotti. Gestire con attenzione carne cruda, latte e organi animali per evitare episodi di contaminazione incrociata con cibi crudi.
Se si riscontrano febbre, tosse e difficoltà respiratorie ricercare immediatamente cure mediche e contattare il proprio medico.

Psicosi da Coronavirus

Tutto questo porta a comportamenti da vera e propria psicosi. Protagonista di un episodio simbolo della situazione in atto è una ragazza di origini cinesi che stava viaggiando regolarmente su un bus che da Cuneo avrebbe dovuto portarla a Torino, quando è stata obbligata a scendere dai passeggeri poiché la sua presenza - naturalmente causata dalle sue origini apparenti - non sarebbe stata gradita. Un fenomeno, questo, etichettato come razzista. La giovane non ha sporto formale denuncia ma la vicenda è stata denunciata da alcuni membri della comunità cinese del capoluogo piemontese direttamente al sindaco Chiara Appendino che ha così commentato:

“Mi è stato evidenziato il caso di una ragazza che è stata fatta sentire persona non gradita e spinta a scendere da un autobus. A Torino non abbiamo avuto altri episodi di razzismo e di questo voglio ringraziare i torinesi, ma ci sono indicazioni chiare dal ministero della Salute per quanto riguarda il Coronavirus, invitiamo tutti i torinesi a informarsi e a seguirli, ma non cadiamo nel tranello della paura che crea solo muri di diffidenza e psicosi di cui non abbiamo bisogno”.

https://giornaledicuneo.it/cronaca/psicosi-da-coronavirus-ragazza-costretta-a-scendere-dal-bus-perche-cinese

Il titolare di un Ristorante cinese a Novara, Francesco Liguori che insieme alla moglie di origini cinesi, in questi giorni, a causa del coronavirus, ha visto un sensibile calo della clientela. Situazione difficile per Liguori che ha scelto di sfogarsi sui social: “Due settimane con un numero di ospiti ridotto all’osso, insufficiente a coprire le spese vive, quali gli stipendi dei miei sette collaboratori. L’amarezza di vedere come i media possano manipolare i comportamenti, veicolare il sentir comune, creare discriminazione e speculazione. Lunedì 27 gennaio, tutti a celebrare la giornata della memoria… da martedì 28, tutti razzisti come prima”.

https://primanovara.it/cronaca/ristorante-cinese-a-novara-in-2-settimane-clientela-ridotta-allosso

Fake news

L'epidemia più pericolosa sono proprio le fake news sul caso del Coronavirus, causa le troppe informazioni, gran parte delle quali imprecise se non addirittura fasulle, tanto da rendere difficile discernere fonti attendibili e altre che non lo sono affatto.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha preso una posizione chiara, dichiara guerra a voci incontrollate, fake news e disinformazione: “A causa dell’elevata richiesta di informazioni tempestive e affidabili sul 2019-nCoV, i team di comunicazione e social media dell’Oms stanno lavorando a stretto contatto per rintracciare e rispondere a miti e voci non attendibili. Attraverso la sua sede centrale a Ginevra, i suoi sei uffici regionali e i suoi partner, l’Organizzazione lavora 24 ore su 24 al giorno per identificare le dicerie più diffuse, potenzialmente dannose per la salute pubblica, come le false misure di prevenzione o di cura. Queste” ‘fake news’ “vengono confutate con informazioni basate sull’evidenza scientifica, anche attraverso i canali social (Weibo, Twitter, Facebook, Instagram, LinkedIn, Pinterest) e il sito web”.

Coronavirus: le fake news più diffuse

“Tenete la gola sempre umida”

Senza prove anche la teoria che individua l’origine del virus in un laboratorio di Wuhan, così come quella per cui l’epidemia sarebbe stata confezionata ad arte per vendere il vaccino (il brevetto mostrato è quello per le malattie respiratorie degli animali).

Un altro filmato girato al mercato del pesce di Wuhan, epicentro del coronavirus, in realtà arriva dall’Indonesia, così come quello di un presunto paziente, accompagnato dal consiglio “Non mangiate cibi freddi come il gelato”, che in realtà è di tre mesi fa.

https://primailcanavese.it/rubriche/topnewsregionali/infodemia-coronavirus-lepidemia-piu-pericolosa-sono-le-fake-news

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