Contro la violenza verso le donne "Ti rispetto"

Al Teatro Civico di Vercelli un evento che vede in prima linea gli studenti

Contro la violenza verso le donne "Ti rispetto"
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Contro la violenza nei confronti delle donne: un evento al Teatro Civico di Vercelli.

Contro la violenza

Voluto dalla Rete Vercellese Antiviolenza, si terrà venerdì 23 novembre dalle 10 alle 13 al Teatro Civico l’evento dal significativo titolo “Ti rispetto” che tratterà il tema della violenza contro le donne, sia essa psicologica, fisica, sessuale ed economica, ivi compresa la minaccia di tali atti. L’iniziativa si colloca al
termine di un percorso formativo che si è realizzato con gli studenti degli Istituti Superiori Vercellesi e
intende testimoniare l’impegno di enti e studenti a difesa delle differenze di genere e contro ogni forma di rapporti violenti e discriminatori.

Il lavoro degli studenti

“Ti rispetto” presenterà i lavori conclusivi delle classi coinvolte nel progetto formativo. Gli studenti provengono dall'Istituto Camillo Cavour di Vercelli, classe Tecnico Cavour e classe Professionale Lanino, Istituto Lagrangia di Vercelli, Istituto Professionale di Stato “Pastore” di Varallo. L'iniziativa è rivolta a tutti gli studenti degli Istituti Superiori del Vercellese ed è destinata a rivestire un ruolo importante per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza. Il Soroptimist International Club di Vercelli ha sostenuto il progetto e omaggerà le classi partecipanti con un volume sul tema.

Il messaggio dell'assessore

«L’occasione è particolarmente importante – sottolinea l’assessore alle politiche sociali Andrea Raineri - perché frutto di un percorso condiviso con gli studenti. L’esperienza educativa vissuta è lo strumento per introiettare gli importanti temi proposti all’interno del progetto sviluppato. Voglio ringraziare tutti gli attori della Rete Vercellese Antiviolenza e soprattutto chi in prima persona ha svolto le attività con gli studenti. Un grazie particolare all’Ufficio Scolastico territoriale e ai docenti coinvolti. Ma ringrazio soprattutto i ragazzi che hanno vissuto l’esperienza: in virtù di ciò che hanno condiviso saranno testimoni con la loro vita dei valori che hanno ispirato il loro lavoro».

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