Cirio visita Vercelli, pressing su Conte per gli aiuti
Il governatore regionale ha fatto tappa in città, fra le case allagate e le strade danneggiate.

Come annunciato, il governatore del Piemonte Alberto Cirio ha fatto tappa a Vercelli nell'ambito dei sopralluoghi alle zone colpite più duramente dall'alluvione.
Cirio a Vercelli
Il presidente della regione Cirio è stato a Vercelli. Prima tappa nella zona di piazza Galilei. E’ arrivato su di un veicolo della Protezione Civile e le sue parole appena sceso sono state: «Ho appena finito di parlare al telefono con il presidente Giuseppe Conte. Domani trasmetterò al ministro Lamorgese i documenti inviati dai sindaci con una prima stima dei danni». Cirio ha parlato della necessità di farsi ascoltare da Roma e di portare le parole delle persone colpite alle orecchie di chi ha il dovere per aiutare il Piemonte, «un Piemonte che si è abituato a rialzarsi da solo, ma questa volta non ce la facciamo».











Nelle case
Il sopralluogo del presidente è cominciato, come si diceva, dalle case di piazza Galilei che hanno subito allagamenti nei cortili e nelle cantine, con danni agli impianti termici. Parlando dei danni, a livello regionale ha sottolineato: «Oltre al danno al pubblico, di qualche centinaio di milioni di euro, abbiamo quelli ai privati. A questo proposito dico di fotografare il danno e tenere le pezze giustificative delle spese fatte. Li aiuteremo e sosterremo. Se non ci penserà lo Stato ci penseremo noi come Regione. Nessuno verrà lasciato indietro».
I sindaci
I sopralluoghi sono poi proseguiti in tutte le zone colpite. Ed è proprio vicino al fiume che Cirio ha preso le difese dei sindaci della regione, stizzito dalle parole del Ministro Costa, che nei giorni scorsi attaccava i primi cittadini, secondo lui colpevoli di mancati interventi. «Esca dai ministeri di Roma, venga a infangarsi insieme ai nostri sindaci e ai volontari della protezione civile. Si renderà conto direttamente che non è vero che i soldi sono fermi in Comune. Il sindaco che oggi vuole pulire un fiume, soprattutto in un comune piccolo, trova tante difficoltà e rischi personali che difficilmente riuscirà a realizzare le operazioni». La visita è proseguita sulla Tangenziale Nord a Borgo Vercelli e poi verso la martoriata Valsesia.
Edoardo Cottini