Cronaca

Cinquanta centesimi falsi: blitz dei carabinieri nel Pavese

Erano all'inizio, avrebbero potuto produrre 2.000 monete al giorno.

Cinquanta centesimi falsi: blitz dei carabinieri nel Pavese
Cronaca 12 Luglio 2018 ore 18:44

Cinquanta centesimi falsi: blitz dei carabinieri nel Pavese. Erano all'inizio, avrebbero potuto produrre 2.000 monete al giorno.

Cinquanta centesimi falsi: blitz dei carabinieri nel Pavese

Una storia che coinvolge anche dei piemontesi ma potrebbe essere anche finita nel portamonete di qualche vercellese...

Come riporta il portale Netweek giornaledilecco.it è stata sgominata una banda di falsari che aveva realizzato una vera e propria zecca clandestina dove coniava monete da 50 centesimi di euro.

Ma non hanno fatto i conti con la perspicacia dei Carabinieri di Pavia. I militari avevano ricevuto segnalazioni dai cittadini che nella zona industriale di Villanterio circolavano persone sospette provenienti da fuori.

I militari le avevano incrociate con il data base sui traffici illeciti, anche grazie ai dati dei controlli stradali. E' venuto fuori che molte di queste persone avevano precedenti penali per la produzione e commercializzazione di monete contraffatte. Tutti esperti nell’ambito della metallurgia o della meccanica.

Immediato il coinvolgimento dei Carabinieri dell’Antifalsificazione Monetaria di Roma. Un reparto specializzato nel contrasto al traffico di valuta falsa, considerato dalla BCce riferimento per l’antifalsificazione monetaria.

E' stata così presto individuata come possibile base del gruppo criminale una struttura dismessa all’interno di un deposito di bevande in uso ad uno dei soggetti coinvolti. L’irruzione, avvenuta il pomeriggio di lunedì 9 luglio, ha permesso di trarre in arresto tre dei soggetti.

Sequestrati i campioni e i macchinari

Nell’operazione, insieme ai macchinari, sono state inoltre sequestrate oltre 250 monete. Si trattava di un campionamento per testare la capacità produttiva e la qualità del prodotto realizzato. L’attività della zecca clandestina era infatti verosimilmente nelle fasi iniziali e la produzione effettuata fino a quel momento si dovrebbe aggirare nell’ordine di qualche migliaio di monete vendute a circa il 50% del loro valore nominale.

Altri dettagli, foto e video su giornaledilecco.it

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