Richieste di aiuto

Casa riposo Desana: "situazione drammatica, abbiamo bisogno di aiuto"

Diversi ospiti hanno sintomi, senza poter fare i tamponi è impossibile sapere chi è veramente contagiato.

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Roberto Nascimbene, già Consigliere comunale di Desana ove risiede, ha fatto pervenire al nostro giornale una comunicazione sulla pesante situazione epidemiologica che si vive nella casa di riposo del paese: «Si tratta di un'emergenza nell'emergenza. La situazione è disperata, la struttura è gestita dal Gruppo Zaffiro nord SRL ed accoglie attualmente 44 ospiti.

Vi sono stati 4 decessi negli ultimi giorni, 3 dei quali riconducibili al COVID19 e altri 15 casi sospetti. Le 3 OSS positive al test sono a casa ed 1 è in attesa del risultato del tampone; altri operatori sono in malattia.

Servirebbero tamponi per poter capire chi è infetto e chi no ed eventualmente separare le persone positive dalle altre, almeno quello, tralasciando il problema del personale perché dubito che qualcuno sia disponibile ad andare a lavorare in quelle condizioni. Sto cercando di rendermi utile in accordo col Sindaco per arginare la forte criticità.

L'Amministrazione comunale ha contattato la Prefettura che però ha semplicemente detto che la struttura è privata e che quindi non può intervenire...sì, ma qui c'è gente che muore! Ci sono diversi Desanesi in apprensione perché hanno dei loro cari lì ricoverati e non hanno notizie, non possono entrare. È necessario che qualcuno venga a fare i tamponi e aiuti a capire come stanno le cose».

l'appello del direttore della struttura

Il Direttore della struttura Fabio Conti, sentito sulla questione riferisce: «La situazione è sicuramente grave perché non riusciamo a far fare i test agli ospiti che hanno dei sintomi riconducibili al Coronavirus e di quelli fatti all’inizio dell’emergenza non abbiamo ancora gli esiti. Questo ci mette in difficoltà nel gestire la situazione, ma stiamo facendo il possibile per arginare il gravissimo problema. Tutti i giorni dobbiamo inviare all’ASL i dati dei nostri degenti che manifestano criticità riferibili al Covid19. La mia dichiarazione non vuole inasprire i toni con le istituzioni ed è anzi volta a cercare di trovare collaborazione con loro nell’interesse di tutti. Nel limite del possibile cerco anche di tranquillizzare gli animi dei parenti che hanno i loro cari ricoverati presso la nostra struttura».

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