libertà d'informazione?

Attacco anarchico con bombe carta e vernice alla Stampa di Torino

Cgil Cisl Uil Piemonte esprimono solidarietà e vicinanza ai giornalisti de La stampa e della redazione torinese de la Repubblica per il vile attacco subito questa mattina

Attacco anarchico con bombe carta e vernice alla Stampa di Torino
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Cgil Cisl Uil Piemonte esprimono solidarietà e vicinanza ai giornalisti de La stampa e della redazione torinese de la Repubblica per il vile attacco subito questa mattina da un gruppo di anarchici. “In un clima sociale ed economico difficile - dicono i segretari regionali di Cgil Cisl Uil, Pier Massimo Pozzi, Alessio Ferraris, Gianni Cortese - condanniamo fermamente ogni tentativo di destabilizzazione della vita democratica e civile e ogni forma di intimidazione alla libertà di stampa e di espressione”.

Anche Notizia Oggi Vercelli esprime solidarietà a questo vile gesto che non ha colpito solo Stampa e Repubblica, ma tutta la stampa in genere e il mondo dell’informazione.

Gli anarchici di estrema sinistra, primatorino.it, incolpano i giornalisti di manipolare le informazioni e di… “piegarle” al volere dei potenti.

Il testo della rivendicazione

Ecco il testo completo della rivendicazione di questo attacco anarchico alla stampa:

“I terroristi siete voi. Voi che terrorizzate la popolazione manipolando l’informazione secondo quanto vi viene commissionato da chi comanda. Voi che coprite con un complice silenzio quanto il potere non vuole che si sappia, come la strage nelle carceri italiane dello scorso marzo, con 13 morti ammazzati e centinaia di recluse e reclusi massacrati di botte. Voi che indottrinate l’opinione pubblica alla criminalizzazione di chi si ribella alle leggi della discriminazione, dello sfruttamento e della morte. Oggi, che centinaia di anarchiche e anarchici sono sotto processo, in galera o con misure cautelari. Oggi che nell’aula bunker delle Vallette si conclude il processo di appello Scripta Manent che vuole bollare di stragismo l’anarchismo di azione. Siamo qui a portarvi un piccolo assaggio della giusta rabbia che la disinformazione di regime, i tribunali e le prigioni non riusciranno mai a spegnere!”.

Parole e minacce terroristiche

Toni e terminologia che ributtano indietro Torino (e l’Italia in generale) al periodo più buio degli Anni 70. Quando, fra nebbia e fabbriche, fra scioperi e picchetti, germogliava il terribile fenomeno del terrorismo. I responsabili del vile attacco anarchico alle redazioni dei giornali hanno anche fatto esplodere una grossa bomba-carta. Forse per attirare di più l’attenzione (il boato si è udito in tutto il quartiere), forse per dare dimostrazione di capacità… “pseudo-militari” e comunque di saper maneggiare esplosivo. Sull’accaduto indaga la Digos, come avviene di routine in casi del genere. Non rimane che esprimere solidarietà ai colleghi giornalisti, di qualsiasi testata essi siano e qualunque opinione politica sostengano i loro giornali. La libertà di stampa e di informazione deve rimanere un diritto inviolabile. L’indipendenza dei giornalisti non deve essere minacciata né dalle “veline” dei padroni di turno né dalle minacce violente delle frange più estremiste.

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