Il caso

Arborio: villaggio fantasma invaso dai rovi

Un pessimo biglietto da visita e il Comune chiede che venga almeno ripulito.

Arborio: villaggio fantasma invaso dai rovi
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Villaggio fantasma all’ingresso di Arborio: infestanti e abbandono regnano sovrani.
Sono trascorsi ormai parecchi anni da quando i lavori al villaggio residenziale all’ingresso di Arborio sono fermi.

Regno di sterpaglie ed erbacce

Sterpaglie ed erba ormai si sono appropriate dell’intera area e sul futuro tutto è molto incerto.
Provenendo da Ghislarengo gli automobilisti si saranno accorti del complesso immobiliare proprio poco prima del cartello che segnala il paese di Arborio. Le unità immobiliari che di per sè sono dotate di tetti nuovi e le pareti addirittura tinteggiate sembrano quasi pronte alla vendita. Se nonché tutto risulta completamente fermo. «L’impresa edile che si occupava dei lavori è fallita e ora c’è un curatore fallimentare - spiega il sindaco Annalisa Ferrarotti -. Non è sicuramente una situazione semplice. Essendoci una abitazione vicino a questo villaggio abbiamo fatto presente a chi si sta attualmente occupando dell’area, di provvedere a tenere in ordine e in sicurezza le unità immobiliari - prosegue Ferrarotti -. E’ impensabile che chi vive da anni vicino a questo sito debba ora fare i conti con gli infestanti e magari parti di immobili che con il tempo magari possono anche perdere dei pezzi».

Nelle foto l'area in due momenti diversi.

"Chi di dovere pulisca"

A ciò si aggiunge un ulteriore aspetto: «Essendo l’area all’ingresso del paese, vedere il completo abbandono non è certamente un buon biglietto da visita in linea generale – prosegue l’amministratrice -. Per ora speriamo che chi di dovere metta mano alla situazione per almeno tenere pulito e in sicurezza. Non vorrei che con l’erba alta possano arrivare animali che creino danni alle abitazioni limitrofe».

Difficile stabilire se e quando si sbloccherà l’iter fallimentare e quale sarà il futuro di queste unità abitative.
«Come tutte le procedure di questo genere le tempistiche sono solitamente particolarmente lunghe - conclude Ferrarotti - Vedremo: noi auspichiamo che la situazione possa migliorare e magari questo sito possa essere a disposizione di altri utenti».

Carlotta Tonco

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